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Il procuratore federale, dopo aver negato l’istanza di patteggiamento formulata da Antonio Zappi, ha deferito al Tribunale Federale Nazionale il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA) per rispondere della violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità che devono essere osservati in ogni atto o rapporto comunque riferibile all’attività sportiva, di cui all’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva sia in via autonoma che con specifico riferimento a quanto disposto dall’art. 42, comma 1 e comma 3, lettere a) e c), del Regolamento AIA e dagli artt. 3, 5, 6.1 del Codice Etico AIA.
Il presidente Zappi è stato deferito per avere, in occasione della seduta del Comitato Nazionale AIA del 4 luglio 2025, fissata, tra l’altro, per le nomine dei responsabili e componenti degli Organi Tecnici Nazionali, al fine di fare deliberare dall’Organo Collegiale la nomina dei sig.ri Daniele Orsato e Stefano Braschi, rispettivamente a responsabile della CAN C e della CAN D dell’AIA, posto in essere una pluralità di condotte che hanno di fatto indotto i sig.ri Maurizio Ciampi e Alessandro Pizzi a rassegnare le proprie dimissioni dai rispettivi incarichi, ricoperti all’epoca dei fatti, di responsabili della CAN C e della CAN D dell’AIA, nonostante avessero contratti stipulati con la FIGC aventi entrambi scadenza il 30 giugno 2026 nonché ad accettare incarichi diversi e non apicali, comunque meno remunerati di quelli precedentemente ricoperti (segnatamente, Ciampi componente CAN e Pizzi componente CAN C).
Il procuratore federale ha deferito al Tribunale Federale Nazionale anche Emanuele Marchesi, componente del Comitato Nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri, per rispondere della violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità che devono essere osservati in ogni atto o rapporto comunque riferibile all’attività sportiva, di cui all’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva sia in via autonoma che con specifico riferimento a quanto disposto dall’art. 42, comma 1 e comma 3, lettere a) e c), del Regolamento AIA e dagli artt. 3, 5, 6.1 del Codice Etico AIA.
Marchesi è stato deferito per avere, in qualità di componente del Comitato Nazionale AIA, al fine di celare la circostanza che i sig.ri Maurizio Ciampi e Alessandro Pizzi fossero stati indotti a rassegnare le dimissioni dai rispettivi incarichi di responsabili della CAN C e della CAN D dell’AIA a seguito di un’espressa richiesta del presidente Zappi finalizzata a nominare al loro posto i sig.ri Daniele Orsato e Stefano Braschi, redatto una modifica del verbale della seduta del Comitato Nazionale AIA del 4 luglio 2025, nella parte relativa alle nomine dei responsabili degli Organi Tecnici Nazionali e dei componenti gli Organi Tecnici Nazionali, dal contenuto non veridico in quanto consistente in una integrale riscrittura della verbalizzazione non corrispondente a quanto effettivamente dichiarato dal presidente Zappi durante la predetta seduta con riguardo alle motivazioni sottese alla nomina dei sig.ri Daniele Orsato e Stefano Braschi rispettivamente quali responsabili della CAN C e della CAN D dell’AIA.

