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E sono sei. Con due colpi di testa allo scadere di Gianluca Mancini e Francesco Pio Esposito la Nazionale batte 2-0 la Moldova e ottiene il sesto successo consecutivo nel girone, il quinto della gestione Gattuso. Ma a dare inizio ai festeggiamenti per la qualificazione al Mondiale a quasi 2.500 chilometri di distanza è la Norvegia che, dopo aver faticato per un tempo, a Oslo supera di slancio (4-1) anche l’Estonia e ipoteca il primato del Gruppo I. Impensabile per gli Azzurri, infatti, poter colmare il divario nella differenza reti (+17 per la Norvegia) nella sfida con Haaland e compagni in programma domenica sera a Milano. Nonostante una sola sconfitta, quella all’esordio in Norvegia, e i 18 punti conquistati nelle altre sei gare del girone, l’Italia è di fatto ormai tagliata fuori dalla corsa per il primo posto. E per volare in America dovrà vincere altre due partite a fine marzo in quei play-off già indigesti nel 2017 e nel 2022.
Aveva ragione Gattuso dicendo che a Chisinau non sarebbe stata una passeggiata. Pur comandando il gioco dal primo all’ultimo minuto collezionando decine di palle gol, gli Azzurri hanno infatti sbloccato il risultato solo nel finale. Il Ct ha comunque avuto le risposte che voleva, consapevole che non era facile cambiando tanti interpreti mantenere la stessa identità di gioco: “Non esistono partite facili – le sue parole al fischio finale – ma sono soddisfatto. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, dando minutaggio ad altri ragazzi. Loro non hanno mai tirato in porta”. Non gli è piaciuta invece la contestazione all’indirizzo dei calciatori da parte di alcuni tifosi presenti sugli spalti del ‘Zimbru Stadium’: “Mi dispiace aver sentito dei cori come 'andate a lavorare'. Mi amareggia, non è il momento di dire ai giocatori quelle cose. Bisogna stare uniti, la squadra sta combattendo in campo nonostante le difficoltà”.


MONOLOGO AZZURRO. Ex compagni di reparto al Sassuolo, sono Jack Raspadori e Gianluca Scamacca a formare il tandem offensivo di una Nazionale schierata con un 4-4-2 che in fase di possesso diventa un 4-2-4, con Orsolini e Zaccagni attaccanti aggiunti e Cristante e Tonali in mezzo al campo. Davanti a Vicario spazio a Mancini e Buongiorno, Bellanova e Cambiaso sono i due esterni. In campo con la nuova maglia ‘Azzurra’, l’Italia parte forte e al 6’ costruisce la prima occasione con una bella combinazione tra Scamacca e Raspadori, che chiama alla respinta con i piedi Cojuhar. Il portiere moldavo smanaccia una punizione di Scamacca e mostra buoni riflessi sul colpo di tacco di Cristante. Poi si ripete su Raspadori. Si gioca a una porta sola, la Moldova è tutta rintanata nella propria metà campo. Ci prova Zaccagni in acrobazia, ma non inquadra lo specchio. E’ poi Mancini dopo un’uscita avventata di Cojucar a calciare alto da ottima posizione. Con il passare dei minuti gli Azzurri perdono un po’ di smalto, i ritmi si abbassano e al 32’ c’è un’occasione anche per i padroni di casa: Postolachi tutto solo sul secondo palo ha il tempo di coordinarsi, ma il suo piatto al volo sorvola la traversa. L’Italia torna a macinare gioco e prima dell’intervallo ci prova dalla distanza con Cristante e Orsolini. Niente da fare. Non bastano il 73% di possesso palla e 13 conclusioni, si va negli spogliatoi sullo 0-0.
Stesso copione nella ripresa: una squadra attacca, l’altra difende. Un colpo di tacco di Scamacca libera Cambiaso, Revenco si getta sul pallone a corpo morto e respinge la conclusione a botta sicura del difensore della Juventus. L’Italia fatica a trovare spazi, è difficile raggiungere l’area avversaria palla a terra. E così Gattuso alza i centimetri dell’attacco inserendo Retegui e Pio Esposito al posto di Scamacca e Raspadori. Entrano anche Dimarco per Cambiaso e Politano per Orsolini. E’ proprio Politano a servire un bel pallone a Pio Esposito, che calcia in girata tra le braccia di Cojuhar. L’attaccante dell’Inter poi fa tutto da solo, si accentra e dal limite dell’area sfiora il palo con un rasoterra insidioso.


TESTA E CUORE. Gattuso si gioca anche la carta Frattesi e l’Italia passa nel finale grazie a Gianluca Mancini, che di testa in tuffo realizza il secondo centro consecutivo in Nazionale. Poi nel recupero è Pio Esposito con un altro colpo di testa a fissare il risultato sul 2-0. Pur senza sperare in un sorpasso irrealizzabile, domenica al ‘Meazza’ la Nazionale cercherà di battere anche la Norvegia per riscattare la sconfitta di giugno a Oslo e chiudere il 2025 con un’altra vittoria. Per sapere se andremo in America bisognerà attendere fine marzo.
MOLDOVA-ITALIA 0-2 (0-0 p.t)
MOLDOVA (3-5-2): Cojuhar; Stefan, Craciun, Dumbravanu; Revenco, Perciun (dal 15’st Bogaciuc), Rata (dal 34’st Bodisteanu), Ionita, Reabciuk (dal 9’st Bitca); Nicolaescu (dal 34’st Fratea), Postolachi (dal 9’st Damascan). A disp: Timbur, Avram, Cucos, Caimacov, Bors, Forov, Platica. Ct: Popescu.
ITALIA (4-4-2): Vicario; Bellanova, Mancini, Buongiorno, Cambiaso (dal 35’st Dimarco); Cristante, Tonali, Orsolini (dal 35’st Politano), Zaccagni (dal 36’st Frattesi); Raspadori (dal 20’st Esposito), Scamacca (dal 20’st Retegui). A disp: Donnarumma, Carnesecchi, Bastoni, Gabbia, Di Lorenzo, Locatelli, Ricci Ct: Gattuso.
Marcatori: 43’st Mancini (I), 47’st Esposito (I)
Arbitro: Balakin (Ucraina); Assistenti: Berkut e Vysotskyi (Ucraina); Quarto ufficiale: Zabroda (Ucraina); VAR: Shurman (Ucraina); AVAR: Panchyshyn (Ucraina).
Note: ammoniti Dumbravanu (M), Revenco (M), Stefan (M)
CALENDARIO, RISULTATI E CLASSIFICA DEL GRUPPO I
Oggi: Norvegia-Estonia 4-1
Oggi: Moldova-ITALIA 0-2
16 novembre, ore 20.45: Israele-Moldova (Debrecen)
16 novembre, ore 20.45: ITALIA-Norvegia (Milano)
Classifica: Norvegia 21 punti (7 gare disputate), ITALIA 18 (7), Israele 9 (7), Estonia 4 (8), Moldova 1 (7).

















