Giunti a Vitoria, gli Azzurrini questa mattina hanno sostenuto una seduta di allenamento. Situata nello Stato di Espirito Santo, la cittadina brasiliana si affaccia sull’Oceano Atlantico meridionale, 500 km circa a nord di Rio de Janeiro. A differenza di Brasilia, sede in cui si è disputato il girone di qualificazione, collocata a 1200 metri sopra il mare dove il clima era più secco, a Vitoria c’è molta umidità e le temperature sfiorano i 33 gradi. Si sente di più la fatica e c’è bisogno di molta idratazione ed è a questo che i ragazzi di Nunziata dovranno far presto ad abituarsi avendo a disposizione solo un altro allenamento, quello di domani, vigilia dell’ottavo di finale contro l’Ecuador.

"Questo è il fattore che mi preoccupa di più – avverte Franco Tongya, il trequartista Azzurro, autore di una rete nella partita d’esordio contro le Isole Salomone - . Gli ecuadoriani sono più abituati di noi a questo clima ma ho molta fiducia in questo gruppo. Siamo insieme da molto tempo e ne abbiamo superate tante".

La Nazionale ecuadoriana arriva all’appuntamento di dopodomani dopo aver concluso il turno di qualificazione seconda, a pari punti con la Nigeria e alle sue spalle per la differenza reti. L’unica sconfitta la subisce proprio con la squadra africana, mentre ottiene due vittorie contro Australia (2-1) e Ungheria (3-2).

"Qualsiasi squadra avessimo  incontrato – continua il centrocampista della Juventus – sarebbe stata forte: arrivati a questo punto tutte sono temibili. Il nostro prossimo avversario, oltre ad avere tutte le caratteristiche del calcio sudamericano, buona tecnica e velocità, è un gruppo unito che gioca con molto entusiasmo. Ma anche noi lo siamo e in questa Nazionale, siamo cresciuti insieme".

Franco nasce a Torino 17 anni da genitori camerunensi emigrati in Italia circa 26 anni fa. Il papà Jean Pierre lavora presso una ditta sportiva e la mamma Aimee è una casalinga. Tira i primi calci nella scuola calcio di Brandizzo ma già a 7 anni passa alla Juventus con cui vince due anni fa il titolo di campione d’Italia categoria Under 15.

Ed è Antonio Rocca che lo nota nella selezione che ogni anno, a Natale, si svolge a Coverciano, Fa il suo esordio l’anno dopo con Zoratto nella Under 16 dove incontra i suoi attuali compagni e da qui nasce il gruppo che si è affermato quest’anno arrivando secondo nel campionato Europeo Under 17 disputato in Irlanda. E ora, il Mondiale: "Ho provato tanta emozione – dice Tongya -  quando ho visto la palla entrare in rete, non capita tante volte nella vita di segnare in una manifestazione così importante. Il mio sogno è quello di vincerlo, questo Mondiale e se faremo come all’Europeo, arriveremo fino in fondo". Gli piace il ruolo in cui gioca, avere il numero 10 sulle spalle e nella competizione mette tanta dinamicità e tecnica che finora gli hanno consentito di realizzare in Azzurro 15 reti. Ma non solo: studia, parla bene il francese, un po’ l’inglese e frequenta con profitto il Liceo Sportivo. Coltiva un altro sogno: quello di esordire in serie A con la Juventus. E, a proposito di campionato, è dispiaciuto per quel che è capitato in questi giorni a Balotelli: "Lo capisco, è successo a tutti noi. Ma penso si tratti, come sempre, di una piccola minoranza: tutti gli altri gli vogliono bene, come è giusto che sia".

Intanto, oggi sono cominciati gli ottavi con le prime quattro partite situate nella parte alta del tabellone (clicca su https://www.fifa.com/u17worldcup/matches/#knockoutphase): Angola-Repubblica di Corea (20.30 italiane); Nigeria-Olanda (24.00).

Calendario Ottavi

Martedì 5 novembre

Angola-Repubblica di Corea (20.30 italiane);  Nigeria-Olanda (24.00); 

Mercoledì 6 novembre

Spagna-Senegal  (20.30 italiane); Francia-Australia (24.00); Brasile-Cile (24.00); Giappone-Messico (20.30)

Giovedì 7 settembre

Ecuador-Italia (20.30 italiane); Paraguay-Argentina (24.00)