C’è una generazione di ragazzi che non conosce radici, ma soltanto direzioni. Nascono in un luogo, crescono in un altro, si formano altrove. Il loro accento è la geografia, la loro identità è la strada. Andrea Natali appartiene a questa stirpe. È nato a Milano, il 28 gennaio 2008, ma la sua mappa personale assomiglia più a un diario di viaggio che a un certificato di nascita.

Andrea Natalia (Italia) a contrasto con Mateo Silvetti (Argentina) a Valparaíso

Il padre, Cesare, è stato calciatore: uno di quelli che ha conosciuto l’odore dell’erba vera, quella che si impregna di pioggia e di fatica (Atalanta, Bologna, Fiorentina, Lecco, Monza, Sassuolo, Torino e Udinese). Da lui, Andrea ha preso la postura e il respiro da difensore. Dalla madre, Katya, la calma che serve per capire il mondo quando tutto si muove troppo in fretta.

A sei anni calciava già un pallone nel vivaio del Bologna, dove papà giocava. Ma la vita, per Andrea, non è mai stata una questione di fermarsi. L’anno dopo era al Brera, cuore dilettantistico di Milano. Poi la valigia, sempre pronta. Un anno in Spagna, un altro in Inghilterra: Pont Marina – Almogàvers prima, Cañada Blanch poi. Due mondi, due lingue e una sola certezza: il pallone.

Il ritorno in Italia nel 2018 coincide con una nuova maglia, quella dell’Udinese. Appena il tempo di orientarsi, ed è già tempo di cambiare: il Milan lo accoglie, intuendo che dietro quello sguardo da ragazzo educato si nasconde un talento nomade, uno che gioca come se fosse sempre alla ricerca di qualcosa. Poi di nuovo la Spagna, nel 2020, con l’Espanyol, e infine il sogno: il Barcellona. Lì Andrea impara a essere non solo un difensore, ma un interprete del gioco. Non spazza via, costruisce. Non corre dietro, anticipa. Ha lo sguardo lungo, da figlio dell’Europa.

Oggi indossa la maglia dell’AZ Alkmaar, in prestito dal Bayer Leverkusen. Due culture calcistiche diverse: quella olandese, che chiede coraggio, e quella tedesca, che pretende disciplina. Nel mezzo, lui: 17 anni, un difensore che parla con la stessa naturalezza il linguaggio della marcatura e quello dell’impostazione.

Andrea Natali, difensore classe 2008 della Nazionale Under 20, vicecampione del mondo

E poi c’è l’azzurro. Andrea lo definisce con quattro parole: “orgoglio, onore, passione e casa”. La maglia dell’Italia, quella che non si sceglie ma si sente, lo accompagnerà giovedì 9 ottobre (ore 16.30 locali/ore 21.30 italiane, diretta su Rai Sport). La Nazionale Under 20 del tecnico Carmine Nunziata, vicecampione del mondo, affronterà gli Stati Uniti dall’altra parte del mondo, allo stadio ‘El Teniente’ di Rancagua, negli ottavi di finale del Mondiale di categoria, in corso in Cile. “È un’esperienza incredibile – confessa –, in cui affronti nazionali forti. Vogliamo portare l’Italia il più in alto possibile.”

Il suo idolo è Virgil van Dijk, mentre il suo modello in azzurro è Giorgio Chiellini. Difensori veri, di quelli che non si limitano a difendere: proteggono, interpretano e insegnano. Andrea li guarda come si guarda l’orizzonte, non come un traguardo ma come una direzione.

Del resto, uno come lui – che ha vissuto cinque Paesi prima dei 17 anni – non ha mai avuto paura di spostarsi. Perché sa che ogni viaggio, in fondo, è solo un modo diverso di tornare a casa. E per lui, casa, adesso, è la maglia azzurra.

STORIA. Andrea Natali nasce il 28 gennaio 2008 a Milano da papà Cesare, ex calciatore, e mamma Katya. Muove i primi passi nel calcio all’età di 6 anni nelle giovanili del Bologna, club in cui ha militato il padre dal 2012 al 2014. L’anno successivo passa ai dilettanti lombardi del Brera, dove gioca per un paio di stagioni prima che la famiglia si trasferisca all’estero per due anni: prima in Spagna, con il Pont Marina – Almogàvers, e poi in Inghilterra, con il Cañada Blanch. Nel 2018 ritorna in Italia, vestendo la maglia dell’Udinese, dove rimane una sola stagione prima di entrare a far parte del vivaio del Milan. Nel 2020 arriva un nuovo trasferimento in Spagna: prima indossa la maglia dell’Espanyol, per poi trasferirsi, nell’estate del 2021, al Barcellona. Dal 1° luglio 2024 firma con i tedeschi del Bayer Leverkusen, mentre da settembre 2025 è in prestito nei Paesi Bassi all’AZ Alkmaar.

FIFA U-20 World Cup Chile 2025

Fase a gironi (dal 27 settembre al 6 ottobre)

Gruppo A: Cile, Nuova Zelanda, Giappone, Egitto
Gruppo B: Corea del Sud, Ucraina, Paraguay, Panama
Gruppo C: Brasile, Messico, Marocco, Spagna
Gruppo D: ITALIA, Australia, Cuba, Argentina
Gruppo E: Stati Uniti, Nuova Caledonia, Francia, Sudafrica
Gruppo F: Colombia, Arabia Saudita, Norvegia, Nigeria

Prima giornata

sabato 27 settembre

Giappone-Egitto 2-0
Corea del Sud-Ucraina 1-2

domenica 28 settembre

Cile-Nuova Zelanda 2-1
Paraguay-Panama 3-2
Marocco-Spagna 2-0
ITALIA-Australia 1-0

lunedì 29 settembre

Brasile-Messico 2-2
Cuba-Argentina 1-3
Francia-Sudafrica 2-1
Norvegia-Nigeria 1-0

martedì 30 settembre

Stati Uniti-Nuova Caledonia 9-1
Colombia-Arabia Saudita 1-0

Seconda giornata

Egitto-Nuova Zelanda 1-2
Panama-Ucraina 1-1

mercoledì 1° ottobre

Cile-Giappone 0-2
Corea del Sud-Paraguay 0-0
Spagna-Messico 2-2
ITALIA-Cuba 2-2

giovedì 2 ottobre

Brasile-Marocco 1-2
Argentina-Australia 4-1
Stati Uniti-Francia 3-0
Colombia-Norvegia 0-0

venerdì 3 ottobre

Sudafrica-Nuova Caledonia 5-0
Nigeria-Arabia Saudita 3-2

Terza giornata

Panama-Corea del Sud 1-2
Ucraina-Paraguay 2-1

sabato 4 ottobre

Egitto-Cile 2-1
Nuova Zelanda-Giappone 0-3
Spagna-Brasile 1-0
Messico-Marocco 1-0

domenica 5 ottobre

Argentina-ITALIA 1-0
Australia-Cuba 3-1
Sudafrica-Stati Uniti 2-1
Nuova Caledonia-Francia 0-6

lunedì 6 ottobre

Nigeria-Colombia 1-1
Arabia Saudita-Norvegia 1-1

Classifica Gruppo A: Giappone 9, Cile 3, Egitto 3, Nuova Zelanda 3.
Classifica Gruppo B: Ucraina 7, Paraguay 4, Corea del Sud 4, Panama 1.
Classifica Gruppo C: Marocco 6, Messico 5, Spagna 4, Brasile 1.
Classifica Gruppo D: Argentina 9, ITALIA 4, Australia 3, Cuba 1.
Classifica Gruppo E: Stati Uniti 6, Sudafrica 6, Francia 6, Nuova Caledonia 0.
Classifica Gruppo F: Colombia 5, Norvegia 5, Nigeria 4, Arabia Saudita 1.

Fase a eliminazione diretta (dal 7 al 19 ottobre)

Ottavi di finale (dal 7 al 10 ottobre)

martedì 7 ottobre

Ucraina-Spagna 0-1

mercoledì 8 ottobre

Cile-Messico 1-4
38) Ore 21.30 italiane: Argentina-Nigeria, Stadio 'Julio Martínez Prádanos' di Santiago del Cile
40) Ore 21.30 italiane: Colombia-Sudafrica, Stadio 'Fiscal' di Talca

giovedì 9 ottobre

43) Ore 1 italiane: Paraguay-Norvegia, Stadio 'Fiscal' di Talca
44) Ore 1 italiane: Giappone-Francia, Stadio 'Julio Martínez Prádanos' di Santiago del Cile
41) Ore 21.30 italiane: Stati Uniti-ITALIA, Stadio 'El Teniente' di Rancagua

venerdì 10 ottobre

42) Ore 1 italiane: Marocco-Corea del Sud, Stadio 'El Teniente' di Rancagua

Quarti di finale (dall'11 al 13 ottobre)

sabato 11 ottobre

46) Ore 22 italiane: Spagna-Vincente 40, Stadio 'Fiscal' di Talca

domenica 12 ottobre

45) Ore 1 italiane: Messico-Vincente 38, Stadio 'Julio Martínez Prádanos' di Santiago del Cile
47) Ore 22 italiane: Vincente 41-Vincente 42, Stadio 'El Teniente' di Rancagua

lunedì 13 ottobre

48) Ore 1 italiane: Vincente 43-Vincente 44, Stadio 'Elías Figueroa Brander' di Valparaíso

Semifinali (il 15 e il 16 ottobre)

mercoledì 15 ottobre

50) Ore 22 italiane: Vincente 47-Vincente 48, Stadio 'Elías Figueroa Brander' di Valparaíso

giovedì 16 ottobre

49) Ore 1 italiane: Vincente 45-Vincente 46, Stadio 'Julio Martínez Prádanos' di Santiago del Cile

Finale 3° posto (sabato 18 ottobre)

Ore 21 italiane: Perdente 49-Perdente 50, Stadio 'Julio Martínez Prádanos' di Santiago del Cile

Finale (lunedì 20 ottobre)

Ore 1 italiane: Vincente 49-Vincente 50, Stadio 'Julio Martínez Prádanos' di Santiago del Cile