Trascinata dalla sua stella, Erling Haaland, la Norvegia batte 4-1 in rimonta l’Italia e bissa il successo dello scorso 6 giugno a Oslo, festeggiando la qualificazione al Mondiale con i 5.000 tifosi norvegesi arrivati a Milano. Si ferma invece a sei la striscia di successi consecutivi della Nazionale, che domina nel primo tempo trovando il vantaggio con Pio Esposito per poi cedere nella ripresa sotto i colpi di Nusa e Haaland, a segno anche cinque mesi fa nella partita che aveva messo subito in salita il nostro cammino costringendoci a una continua rincorsa. Per volare la prossima estate in America dovremo passare dai play-off, ma questo già lo sapevamo.

Alla sua prima sconfitta da Ct, Gennaro Gattuso si scusa con i tifosi, in settantamila (record d’incassi per una gara della Nazionale) sugli spalti del ‘Meazza’ per sostenere gli Azzurri: “Il risultato è pesante. Peccato perché abbiamo fatto un primo tempo molto buono, poi nel secondo tempo abbiamo fatto fatica. Questo è il maggior rammarico. La partita si è iniziata a mettere male dopo il loro primo tiro, forse ci siamo impauriti e questo non deve accadere. Dobbiamo chiedere scusa ai nostri tifosi e fare i complimenti a loro”.

 

Francesco Pio Esposito esulta dopo aver portato in vantaggio l'Italia

LA SBLOCCA PIO. Gattuso cambia dieci undicesimi della formazione scesa in campo a Chisinau e passa come preannunciato al 3-5-2, con la nuova coppia offensiva formata da Retegui ed Esposito. Tra i pali torna Donnarumma e, complice il forfait di Calafiori, c’è Mancini nella difesa a tre con Bastoni e Di Lorenzo. Entrati nel finale e subito protagonisti con un assist a testa in Moldova, sulle fasce ritrovano una maglia da titolare Dimarco e Politano, mentre in mezzo al campo torna dopo aver scontato la squalifica Barella, affiancato da Locatelli e Frattesi.

L’Italia inizia bene e si affaccia per la prima volta nell’area avversaria con Dimarco, che da buona posizione calcia a lato. Come aveva fatto Cristante a Chisinau, è Locatelli ad abbassarsi per far partire l’azione. Da un suo cambio di gioco nasce all’11’ il vantaggio azzurro: Dimarco e Retegui lavorano bene un pallone che arriva sul piede dell’attaccante dell’Inter, abile a girarsi e a sorprendere sotto le gambe Nyland. Terzo gol in cinque partite per Pio, il secondo consecutivo e il primo a San Siro. Con i nerazzurri è ancora a secco nel suo stadio. Nonostante lo svantaggio la Norvegia continua a difendersi nella propria metà campo. La squadra di Solbakken non vuole concedere spazi in ripartenza, gira il pallone con calma e sembra accontentarsi di una sconfitta di misura. E’ ancora Esposito al 36’ ad avere sulla testa il pallone del raddoppio, ma sul cross di Dimarco non riesce a inquadrare la porta. Sembra suonare bene l’orchestra azzurra, la musica però sta per cambiare.

 

La Nazionale al 'Meazza': 10 cambi per Gattuso rispetto al match con la Moldova

ANCORA NUSA. Dopo un primo tempo vissuto in trincea, infatti, la Norvegia esce improvvisamente dal guscio. Con Haaland marcato stretto da Mancini, è Sorloth a rendersi per due volte pericoloso, prima calciando a lato da posizione favorevole e poi mandando di poco alto sopra la traversa con un sinistro secco dal limite dell’area. Donnarumma osserva con preoccupazione un tiro cross che sfiora il palo, mentre lascia scorrere sul fondo il diagonale senza troppe pretese di Ryerson. Il pareggio è nell’aria e lo realizza Nusa, fin lì in ombra, che supera con un doppio passo Politano e di sinistro fa 1-1. L’esterno del Lipsia, che aveva segnato anche il 6 giugno a Oslo, ci riprova poco dopo, ma Donnarumma fa buona guardia sul primo palo.

 

Gigio Donnarumma ed Erling Haaland, compagni di squadra al Manchester City

CICLONE HAALAND. Gattuso manda in campo Cristante per Frattesi, diffidato e a rischio squalifica per i play-off. E l’Italia torna a spingere: Dimarco chiama alla respinta Nyland, poi Pio Esposito di testa non trova lo specchio. Ma nel finale si sveglia Erling Haaland, che sfrutta al meglio gli assist dei neo entrati Bobb e Thorsby e regala alla Norvegia l’ottava vittoria in otto partite. Due tiri, due gol. I campioni sono questi. A fissare il risultato sul 4-1 nel recupero è Strand Larsen, a cui bastano una manciata di minuti per completare la festa norvegese. Il 2025 della Nazionale finisce qui, giovedì dall’urna di Zurigo scopriremo il cammino che ci attende nei play-off. A fine marzo c’è un Mondiale da conquistare.

ITALIA-NORVEGIA 1-4 (1-0 p.t)

ITALIA (3-5-2): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni (dal 40st Buongiorno); Politano, Barella (dal 40’st Ricci), Locatelli (dal 34’st Zaccagni), Frattesi (dal 23’st Cristante), Dimarco; Retegui, Esposito (dal 34’st Scamacca). A disp: Carnesecchi, Vicario, Gabbia, Bellanova, Cambiaso, Orsolini, Zaccagni, Raspadori, Scamacca. Ct: Gattuso.

NORVEGIA (4-4-2): Nyland; Ryerson, Ajer, Heggem, Moller Wolfe (dal 43’st Ostigard); Thorstvedt (dal 30’st Aasgaard), Berg (dal 20’st Thorsby), Berge, Nusa; Sorloth (dal 30’st Bobb), Haaland (dal 43’st Strand Larsen). A disp: Dyngeland, Tangvk, Schjelderup, Bjorkan, Pedersen, Arnstad, Langas. Ct: Solbakken.

Arbitro: Hernandez (Spagna); Assistenti: Naranjo e Sanchez Rojo (Spagna); Quarto ufficiale: Sanchez (Spagna); VAR: del Cerro Grande (Spagna); AVAR: Gomez (Spagna).

Marcatori: 11’pt Esposito (I), 18’st Nusa (N), 32’ e 33’ st Haaland (N), 48’st Strand Larsen (N).

Note: 69.020 spettatori per un incasso record di 1.931.364 euro. Ammoniti: Barella (I), Bastoni (I) ed Esposito (I).

RISULTATI E CLASSIFICA DEL GRUPPO I

Oggi: Israele-Moldova 4-1

Oggi: ITALIA-Norvegia 1-4

Classifica: **Norvegia 24 punti, *ITALIA 18, Israele 12, Estonia 4, Moldova 1.

**qualificata al Mondiale

*qualificata ai play-off