È giorno di vigilia a Rabat: domani alle ore 20, in diretta streaming su RaiPlay (e in differita tv alle 23.15 su RaiSport), la Nazionale femminile Under 17 affronterà le pari età del Messico ai quarti di finale del Mondiale di categoria. Un appuntamento a cui le Azzurrine mancavano da undici anni: l’unica altra apparizione dell’Italia alla Coppa del Mondo Under 17 è infatti datata 2014 e in quell’occasione le ragazze allora guidate da Sbardella arrivarono terze nel torneo.

Le parole di Sofia Pomati. “Sentirsi dire ‘quarti di finale di un Mondiale’ ti mette la pelle d’oca: tanta roba…” sussurra Sofia Pomati, una delle leader carismatiche dello spogliatoio azzurro. Fare mente locale e comprendere di essere tra le prime otto squadre del mondo può fare girare la testa, ma le Azzurrine hanno dimostrato in più di un’occasione – in tutto il loro percorso internazionale, partito oltre un anno fa con le qualificazioni all’Europeo – di avere una maturità che va ben oltre la data riportata sulla carta d’identità. “Tutte quante – sottolinea convinta ‘Poma’, come viene chiamata confidenzialmente da tutti, compagne e staff - abbiamo fame e voglia di vincere. In questo Mondiale abbiamo preso via via consapevolezza delle nostre potenzialità, partita dopo partita. Se devo usare un termine per questo match col Messico, dico ‘fuoco’: sarà la nostra partita, che può farci sapere chi siamo”.

Poma ha iniziato a giocare guardando suo fratello più grande, Francesco, e poi è stata quasi una scommessa col papà a farle iniziare questo percorso: “I miei genitori provavano a convincermi che c’erano sport più femminili del calcio, ma da quando mio papà mi ha detto ‘se fai otto palleggi di fila puoi fare calcio’, non ho più smesso di inseguire la mia passione: avevo sette anni quando ho vinto quella sfida – sorride ripensandoci - e adesso sono da quasi otto anni al Milan”.

Recentemente si è un po’ defilata, non dal calcio ovviamente, ma nel suo ruolo sul campo: terzino e non più difensore centrale. “Il cambio di ruolo c’è stato per qualità tecniche e fisiche, e adesso mi trovo molto bene: è diverso, mi sento più esplosiva e mi piace inserirmi”. Sofia fa parte di quel gruppo di ragazze classe 2008 che ha iniziato il suo percorso in Nazionale sotto età, nell’Under 16, quando alla guida di quelle Azzurrine c’era proprio Viviana Schiavi, l’attuale allenatrice in questa avventura mondiale: “La sua presenza è fondamentale. Mi piace molto, sotto tutti gli aspetti, dentro e fuori dal campo, sia per le capacità tecniche, ma anche per il suo modo di spiegare e come personalità. Mi rivedo in lei”. E con le altre ragazze azzurre? “Siamo molto amiche, siamo come una famiglia. È bello poter essere con compagne che giocano in altri club, che magari in campionato possono essere rivali, ma qui in azzurro siamo davvero unite. Pensa che questa estate abbiamo fatto una vacanza tutte insieme, a Riccione… E quando i ragazzi ti vedono e scoprono che sei forte a calcio, è una bella soddisfazione…” sorride ancora di più Poma, che poi conclude: “Sono davvero felice che il calcio femminile stia prendendo sempre più piede e credo che ciò che stiamo facendo qui in Marocco possa aiutare ancora di più il movimento”.

L’avversaria. Oggi partirà il programma dei quarti di finale con le sfide Brasile-Canada e Corea del Nord-Giappone. Domani le gare della parte bassa del tabellone, con Francia-Paesi Bassi alle 16.30 e alle 20 Messico-Italia, tutte nell’affascinante cornice dello Stadio Olimpico di Rabat, la stessa struttura che ha già visto le Azzurrine superare le padrone di casa del Marocco nella gara del girone eliminatorio.
Il Messico arriva a questo appuntamento reduce da tre successi consecutivi di ‘corto muso’ (tutti con lo stesso identico punteggio, 1-0), dopo aver eliminato il Paraguay agli ottavi e dopo aver messo dietro di sé nel raggruppamento anche le campionesse d’Europa in carica dei Paesi Bassi (sconfitte nonostante l’inferiorità numerica). La Tricolor ha partecipato a otto edizioni su nove dei Mondiali femminili Under 17, raggiungendo in altri due casi (2014 e 2016) i quarti di finale e avendo come miglior risultato di sempre la finale del Mondiale 2018, ko con la Spagna all’ultimo atto del torneo.

La situazione disciplinare. Le diffidate in casa azzurra sono Bressan, Copelli, Romanelli e Venturelli. I cartellini gialli verranno resettati dopo i quarti di finale.

Regolamento. In questo Mondiale è presente il ‘Football Video Support’: ogni squadra ha due possibili chiamate per far revisionare al direttore di gara eventuali decisioni contestate. Sono quattro le casistiche per poter utilizzare questo strumento: gol, cartellino rosso, scambio d’identità e calcio di rigore. Il cartellino usato per l’FVS (ogni squadra ne ha due a disposizione) verrà restituito nel caso la revisione portasse a un effettivo cambiamento della decisione arbitrale.
Al termine dei novanta minuti più recupero, non ci saranno tempi supplementari ma si andrà direttamente ai tiri di rigore: qui ogni squadra avrà un eventuale cartellino extra per il Football Video Support, da utilizzare per rivedere il posizionamento del portiere o se la battuta sia stata regolare o meno.

 

Il programma dei quarti di finale
(Tutte le sfide saranno giocate allo Stadio Olimpico di Rabat)

Sabato 1° novembre
Brasile-Canada (ore 16.30)
Corea del Nord-Giappone (ore 20)

Domenica 2 novembre
Francia-Paesi Bassi (ore 16.30)
Messico-Italia (ore 20, diretta RaiPlay e differita tv su RaiSport alle 23.15)