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Una serata storta, di quelle che rimangono indigeste, come un groppo in gola che non va né su né giù, in un rimpianto che evapora nel buio di Rabat. E a scendere sono solo le lacrime delle Azzurrine, che piangono all’ultimo calcio di rigore delle messicane, avvolte in una tristezza che le accompagna all’uscita di questo Mondiale, con la consapevolezza - minuscola per questa notte - di aver fatto un percorso comunque eccezionale.
La Nazionale femminile Under 17 esce dalla Coppa del Mondo di categoria e lo fa al termine di un quarto di finale in cui la differenza è stata fatta dagli undici metri: implacabile il Messico alla ‘lotteria’ dei tiri dal dischetto dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari, mentre decisivo è stato l’errore di Giudici, che già nei novanta minuti, così come Galli, aveva fallito un penalty. “Sembra una frase fatta, ma questo è il calcio” sottolinea Viviana Schiavi, mentre stringe il cerchio con le sue ragazze al termine del match, cercando di rincuorare le Azzurrine afflitte dalla tristezza. La parola ‘orgoglio’ esce più volte dalla bocca dell’allenatrice di questa Nazionale, che fino a questa sera aveva fatto un percorso di quattro vittorie su quattro partite e che oggi non è riuscita a completare ciò che le era riuscito perfettamente in precedenza, non trovando i varchi giusti di fronte a un avversario che si è difeso con ordine e mancando in precisione nelle poche, ma grandi, occasioni avute.


Le parole di Viviana Schiavi. “Al di là degli errori dal dischetto, anche questa sera le ragazze hanno dimostrato di essere una grandissima squadra e di non avere mai mollato. Peccato… Posso solo fare i complimenti alle ragazze e augurare loro un futuro roseo e brillante, perché se lo meritano. Sono sicura che vivranno molte altre serate come questa, con un epilogo diverso” sottolinea a fine gara l’allenatrice azzurra ai microfoni della FIFA.


La cronaca della partita. Schiavi deve fare a meno di Piermarini, dopo la distorsione alla caviglia dei giorni scorsi, e anche di capitan Venturelli, che si accomoda in panchina con una maschera in carbonio ad hoc per proteggerla dopo la frattura all’osso nasale patita nella sfida dei quarti di finale con la Nigeria. L’undici iniziale è quindi il medesimo delle ultime uscite con la sola eccezione di Pomati, titolare in difesa sulla destra al posto proprio di Venturelli, e con la fascia da capitana che scivola così sul braccio di Giudici.
Rispetto all’altra gara disputata allo Stadio Olimpico di Rabat, quella con le padrone di casa del Marocco nel girone eliminatorio, gli spalti sono quasi vuoti e sulle tribune rimbombano le indicazioni dei due allenatori. La posta in palio impone la massima attenzione in tutte le situazioni di gioco e così la partita si sviluppa su binari tattici che imbrigliano le capacità offensive delle due squadre. È il 15’ quando nel momento migliore dell’Italia un tiro da lontano di Reyes viene rimpallato, con la sfera che carambola dalle parti di Stack, bravissima a incrociare con l’esterno dal limite dell’area e a battere Robbioni. La panchina azzurra si gioca però il cartellino del Football Video Support per un precedente contatto nell’area messicana con Copelli che viene toccata nel tentativo di uno contro uno prima del contropiede avversario. L’arbitro cambia decisione, assegna il penalty alle Azzurrine e di conseguenza annulla la rete: la svolta è clamorosa ma la partita non cambia completamente volto perché il portiere Murrieta riesce a opporsi al tentativo di Giudici dagli undici metri, mantenendo così la sfida sullo zero a zero. Al 37’ le Azzurrine hanno un’altra clamorosa occasione per trovare il vantaggio, con un nuovo calcio di rigore a favore: Galli si presenta dagli undici metri dopo aver conquistato la massima punizione, ma ancora una volta Murrieta è fenomenale a opporsi al tentativo. Si chiude così a reti bianche una prima frazione che trova pochi precedenti e che lascia decisamente l’amaro in bocca per il suo sviluppo.
L’inizio di ripresa dell’Italia è incoraggiante e arrembante con Giudici che dopo due minuti avrebbe l’occasione per sbloccare il confronto, ma Murrieta esce bene e chiude ottimamente lo specchio della porta sul suo tentativo nell’uno contro uno. All’8’ un calcio di punizione di Robino da centrocampo trova il colpo di testa di Galli e il successivo intervento di una Murrieta che appare insuperabile. Sull’altro versante Stack è un pericolo costante ogni volta che punta l’avversaria diretta, ma la coppia Bressan-Verrini è affiatata e concede pochissimo. L’avvio più veemente via via però scende di intensità e il match si trascina stancamente con il Messico proteso in difesa e voglioso di portare la sfida ai calci di rigore. Proprio quando viene alzato il tabellone con i quattro minuti di recupero, Pomati scodella un bel cross che però Galli di testa non riesce a trasformare in rete. L’incredibile epilogo dei tempi regolamentari è infine su una punizione battuta da Robino, con il rimpallo che si trasforma in un tiro a botta sicuro di Galli che però centra Giudici in fuorigioco: rete annullata al sesto minuto di recupero. Il regolamento non contempla i tempi supplementari e si va così ai calci di rigore: dal dischetto le messicane sono infallibili, mentre Murrieta si oppone ancora una volta al tentativo di Giudici, mandando in paradiso la Tricolor e rendendo tristissima la serata azzurra di Rabat. Le lacrime scorrono sulle guance delle ragazze di Schiavi, in un finale che nessuno avrebbe mai voluto vedere, ma che comunque riempie di orgoglio per quanto dimostrato in questo percorso.
MESSICO-ITALIA 5-4 d.t.r. (0-0)
MESSICO: Murrieta; Martinez, Alvarado, Ibarra, Villalpando; Sanchez (26’st Avila), Barajas, Reyes; Miyazato (13’st Monroy), Stack, Solis Diaz (46’st Ruiz). A disp.: Del Real, Covarrubias, Paredes, Delgado, Vazquez, Del Real, Solis M. All.: Gamero
ITALIA: Robbioni; Pomati (51’st Terlizzi), Verrini, Bressan, Randazzo; Giudici, Robino, Guerzoni (33’st Piccardi); Copelli (43’st Bedini), Volpini (33’stRomanelli), Galli. A disp.: Sossai, Martinazzi, Bertero, Venturelli, Iannaccone. All.: Schiavi
Arbitra: Lee (AUS). Assistenti: Saadieh (PLE) e Kocbek (AUS). IV Ufficiale: Deretti (BRA)
Note: Murreta para un calcio di rigore a Giudici al 21’pt e a Galli al 40’pt. Ammonite Solis Diaz, Martinez, Robino, Verrini. Recupero: 7’pt, 4’st


