Celebrare l’eccellenza al femminile per combattere il gender gap e favorire la creazione di un mondo in cui uomini e donne abbiano la stessa possibilità di successo. È questo l’ambizioso obiettivo dell’evento ‘Women at the Top’, la cui terza edizione si è svolta questa mattina al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano. Durante il summit, organizzato da Il Sole 24 Ore in collaborazione con il Financial Times, sono state celebrate tantissime storie caratterizzate da talento e dedizione, a cominciare da quella della Nazionale Femminile, reduce dallo straordinario cammino a EURO 2025 che ha tenuto incollati alla tv milioni di italiani.

Ad aprire i lavori - dopo i saluti istituzionali del direttore de Il Sole 24 Ore Fabio Tamburini, del direttore editoriale di Sky TG24 Giuseppe De Bellis e dell’amministratore delegato del gruppo 24 ORE Federico Silvestri - è stato proprio Andrea Soncin, intervistato nel panel ‘Lo sport è uno stile di vita’ insieme alla calciatrice di Milan e Nazionale Under 23 Nadine Sorelli. “È sbagliato e assolutamente anacronistico parlare di sport femminili - ha dichiarato - il calcio e le altre discipline non hanno genere, perché la passione che mettono in campo le ragazze è la stessa di quella dei maschi. Anche le regole sono identiche, a cambiare sono solo la visibilità e gli investimenti”.

 

Un intervento molto apprezzato dagli studenti e dai tanti giovani presenti in platea. I “genitori del domani”, come li ha definiti il Ct, per sottolineare che saranno loro a costruire la società in cui il gender gap sarà solo un lontano ricordo. “In Italia ci sono ancora pregiudizi e freni culturali - ha aggiunto - ma l’approccio sta finalmente cambiando e dobbiamo continuare a impegnarci per fare in modo che ogni bambina possa inseguire il proprio sogno. C’è ancora una forte avversione nel parlare al femminile e la questione linguistica è il primo passo di un processo che dobbiamo compiere tutti insieme, concentrandoci su valore e merito a prescindere dal genere. Non possiamo più accettare che a una ragazza forte venga detto che ‘gioca come un maschio’”.

Soncin ha anche svelato diversi aspetti della sua nuova vita da Commissario tecnico delle Azzurre, dal rapporto con le calciatrici (“sono istruite, in molti casi laureate e hanno tanto da raccontare”) ai prossimi impegni della Nazionale, attesa dal 24 novembre al 3 dicembre dalla tournée negli Stati Uniti e nel marzo 2026 dall’inizio delle qualificazioni mondiali: “Poco più di due anni fa abbiamo inaugurato un percorso che questa estate all’Europeo ci ha portato a vivere emozioni straordinarie. Con convinzione, mentalità e impegno siamo andati oltre le aspettative, arrivando a un passo dalla finale. Ora dobbiamo continuare a lavorare per imparare a gestire al meglio quel minuto che ci ha separato dall’atto conclusivo del torneo, con la speranza di poter vivere nel 2027 in Brasile un’esperienza ancora più bella di quella vissuta in Svizzera”.