Straordinarie. Ma anche brave e mature oltre l’età anagrafica, capaci di ribattere colpo su colpo a un avversario di livello assoluto e di centrare la terza vittoria su tre gare in questo Mondiale: la Nazionale femminile Under 17 supera per 4-3 il Brasile al termine di una gara dai mille volti e dalle mille sfumature – tecniche, tattiche, emotive e anche ricche di storia – chiudendo così il girone a punteggio pieno. Un risultato straordinario che vale gli ottavi di finale da prima della classe: adesso, per conoscere l’avversaria da affrontare martedì prossimo allo stadio Olimpico di Rabat, bisognerà attendere le partite di domani. Comunque, sarà una terza classificata di un altro raggruppamento. E senz’altro sarà un match che verrà affrontato con quella convinzione maturata attraverso non solo tre incontri di grande spessore, ma lungo un percorso di crescita continua.

Le Azzurrine sono state brave a soffrire quando c’era bisogno e a colpire nei momenti più opportuni, reagendo anche a quelle situazioni che potevano innescare più di una preoccupazione, come quando le Verdeoro hanno accorciato le distanze a recupero scaduto nel primo tempo. Non sono state solo le undici ragazze partite titolari a mostrare grande qualità, ma l’apporto decisivo in termini di determinazione e scelte tecniche giuste è giunto anche dalle subentrate. Se ormai è diventata quasi un’abitudine quella di leggere il nome di Giulia Galli tra le marcatrici (quinto gol in tre partite in questo Mondiale), tutte meriterebbero una menzione speciale per quanto mostrato sul terreno di gioco, dalle protagoniste di una difesa ordinata e sempre attenta fino a Giulia Guerzoni, eletta dalla FIFA mvp del match.

Le parole di Viviana Schiavi. Felice ma stremata, quasi come se avesse giocato in campo, l’allenatrice azzurra esprime tutta la propria soddisfazione al termine di un match dal risultato epico per i colori azzurri, contro un’avversaria che richiama solo sfide di grande fascino: “Innanzitutto devo fare i complimenti alle ragazze: hanno effettuato una prestazione strepitosa e non si sono accontentate solo della qualificazione, ma hanno desiderato fortemente chiudere il girone a punteggio pieno. Sono andate oltre la stanchezza, reagendo con grande maturità a situazioni complicate. Adesso ci godiamo questo giorno in più di riposo, pronte per portare avanti il nostro sogno: vogliamo rimanere in Marocco il più a lungo possibile”.

La cronaca della partita. L’undici azzurro iniziale è lo stesso schierato allo Stadio Olimpico martedì nella sfida vittoriosa con il Marocco, con Volpini riferimento offensivo supportata da Galli e Copelli. Chiavi del centrocampo affidate ancora una volta a Robino. Nel Brasile la sorpresa più grande riguarda l’esclusione dalla formazione iniziale della capitana Kaylane.

Come nelle previsioni della vigilia il Brasile cerca una pressione molto alta sulle portatrici di palla azzurre, creando una difesa giocatrice su giocatrice a tutto campo. Così facendo si espone però agli uno contro uno dell’Italia che infatti dopo appena cinque minuti di gioco trova il vantaggio: Volpini lavora un ottimo pallone a centrocampo e poi serve l’inarrestabile Copelli sulla destra, il cui tiro dal limite viene rimpallato dalla difesa avversaria finendo però proprio sui piedi di Galli che è fredda e brava a realizzare l’1-0. Come con il Marocco le ragazze di Schiavi dimostrano così di avere la giusta concentrazione appena entrate in campo, trovando ancora una volta la rete nelle battute iniziali del confronto.

Le Verdeoro hanno ottime qualità tecniche e buone trame di gioco, ma l’Italia resiste con attenzione e personalità alle costanti incursioni avversarie nella propria retroguardia. È un match di sofferenza, cercando di contenere e pronte a colpire in ripartenza ogni volta che le occasioni lo consentono. Al 30’ Robbioni è prodigiosa su un tiro dal limite di Evelin e tre minuti più tardi la stessa numero 17 prova un’incursione in area ma si allunga troppo la sfera dopo aver saltato la numero uno azzurra, trascinandosi il pallone sul fondo. Il maxirecupero della prima frazione di gioco (segnalati inizialmente otto minuti) si apre con una serie di calci d’angolo in fila per le Azzurrine che mettono in costante apprensione il Brasile, fino a che il pallone giunge nella zona di Venturelli: la capitana lascia partire un destro di rara potenza e precisione dai trenta metri che si infila proprio sotto la traversa, regalando all’Italia il doppio vantaggio. Proprio quando le ragazze di Schiavi sembrano in pieno controllo del match, però, Waksman mostra tutte le proprie qualità tecniche in velocità, partendo da centrocampo e trafiggendo Robbioni per l’1-2: una beffa nella beffa, considerando che le lancette del cronometro segnalavano la fine del recupero da almeno un minuto e mezzo.

A inizio ripresa Schiavi lancia Romanelli al posto dell’unica diffidata in casa azzurra, Copelli, ed è su un calcio piazzato al quarto minuto del secondo tempo che l’Italia ristabilisce le distanze: su una bella punizione tagliata calciata da Guerzoni nasce una mischia e Verrini è la più veloce di tutte a trasformare la confusione in rete per il 3-1. Trascorrono i minuti e le Azzurrine danno sempre di più la sensazione di poter gestire il confronto, mostrando delle capacità di lettura nelle varie situazioni di gioco che denotano una grande maturità calcistica. Ancora una volta però, nel momento meno atteso, le Verdeoro riaprono il confronto: a sei minuti dal 90’ un bel filtrante a tagliare centrocampo e difesa italiana mette Iseppe nelle condizioni di battere Robbioni per il 2-3 che riaccende il match.

Il susseguirsi di emozioni non trova un attimo di tregua, anche perché la neoentrata Bedini – quando è il 90’ esatto - lascia partire un destro imprendibile dal limite dell’area, chiudendo così una bella azione corale dopo averla fatta iniziare: è il 4-2, che però dura appena tre giri di lancette, giusto il tempo di assistere al nuovo sigillo della talentuosa Waksman. Ancora una volta c’è da soffrire, ma in realtà tutta questa ansia non serve altro che a rendere più dolce il successo. Arriva il triplice fischio ed è festa. Foto di gruppo sotto il tabellone, che segnala il 4-3 finale: un momento da immortalare, che forse anche tra qualche anno verrà ricordato. Chissà… di sicuro adesso è il momento del meritato riposo.

È notte a Rabat mentre lo stadio si svuota e gli occhi si chiudono, sognando di vivere ancora altre partite come questa.

 

BRASILE-ITALIA 3-4 (1-2 p.t.)
BRASILE: Morganti; Allyne (41’st Dany Pereira), Andreyna, Marina (40’st Gabriela Rolnik); Maria, Julia P. (14’st Dulce Maria), Pepe (30’st Hellena Victoria), Julia F; Evelin (30’st Ravenna), Iseppe, Waksman. A disp.: Josi, Jhennifer, Gabi Pusch, Kaylane, Mariane. All.: Rilany
ITALIA: Robbioni; Venturelli, Verrini, Bressan, Randazzo (23’st Pomati); Guerzoni, Robino (40’st Piccardi), Giudici (23’st Bedini); Copelli (1’st Romanelli), Volpini, Galli (48’st Bertero). A disp.: Sossai, Martinazzi, Terlizzi, Piermarini, Iannaccone. All.: Schiavi
Arbitra: Pennington (USA). Assistenti: Smith (USA) e Mullen (USA). IV Ufficiale: Caban (PUR)
Reti: 5’pt Galli, 48’pt Venturelli, 55’pt e 48’st Waksman, 4’st Verrini, 39’st Iseppe, 45’st Bedini
Note: ammonita Romanelli. Recupero: 8’pt, 7’st

 

Girone A: risultati e calendario

Sabato 18 ottobre
Marocco-Brasile 0-3
Italia-Costa Rica 3-0

Martedì 21 ottobre
Costa Rica-Brasile 1-1
Marocco-Italia 1-3

Venerdì 24 ottobre
Costa Rica-Marocco 1-3
Brasile-Italia 3-4

Classifica: Italia 9 punti, Brasile 4, Marocco 3, Italia 3, Costa Rica 1

 

I raggruppamenti del Mondiale
Girone A:
Marocco, Brasile, Italia, Costa Rica
Girone B: Corea del Nord, Messico, Camerun, Paesi Bassi
Girone C: USA, Ecuador, Cina, Norvegia
Girone D: Nigeria, Canada, Francia, Samoa
Girone E: Spagna, Colombia, Corea del Sud, Costa D’Avorio
Girone F: Giappone, Nuova Zelanda, Zambia, Paraguay

Il sito della FIFA con tutti i risultati del torneo