Una mostra fotografica stupenda, unica nel suo genere: 'Portraits of Identity, Inclusion & Youth, dedicata a Juventus One, la squadra paralimpica del club bianconero, ha affascinato i tanti visitatori nella sede sociale di via Druento a Torino, aperta al pubblico per la prima volta nella sua storia. Questo dimostra quanto la Juventus abbia voluto creare un’occasione imperdibile per la sua 'community' e non solo. La mostra, a ingresso gratuito, è stata aperta per una settimana, dal 3 al 10 dicembre. La data di apertura è stata scelta non a caso, visto che il 3 dicembre è la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità.

Il progetto Juventus One viene raccontato attraverso undici ritratti di atleti che hanno trovato nel calcio un punto di partenza, non di arrivo. Storie di coraggio, di cambiamento e appartenenza. C’è chi ha scoperto la forza di cambiare, chi ha ritrovato se stesso, chi ha imparato che la squadra è un modo per sentirsi vivo. Partendo dal presupposto che la disabilità non deve essere un limite, ma solo una tra le tante possibili condizioni umane.

"Portraits of Identity, Inclusion & Youth - dichiara Greta Bodino, Chief People, Culture & ESG Officer della Juventus - rappresenta la celebrazione di un progetto che ci rende ogni giorno più orgogliosi. E, in particolare, siamo felici di aver aperto per la prima volta le porte della nostra sede, grazie a Juventus One. Si tratta di un lavoro corale, che parla dei nostri atleti e delle loro storie di vita: una mostra che racconta storie di persone che grazie al calcio hanno trovato il loro ruolo nella società. Un progetto che ci emoziona perché ci consente di evidenziare anche il forte impatto sociale della squadra, che va oltre il campo di gioco".

Il progetto, nato nel 2017, oggi coinvolge oltre 120 atleti con disabilità cognitive, relazionali, sensoriali e fisiche, suddivisi in otto squadre che partecipano alle competizioni della Divisione Calcio Paralimpico della FIGC. 'Juventus One @School' promuove percorsi nelle scuole per scardinare i pregiudizi legati alla disabilità.'Juventus One & Youth' offre a bambine, bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico o disabilità cognitive uno spazio sicuro e stimolante in cui esplorare e sviluppare la propria passione per il calcio.

La mostra è stata allestita in collaborazione con Nessuno Escluso, associazione affiliata alla Juventus. Mercoledì scorso, tra i visitatori, c'era Giovanni Sacripante, responsabile nazionale della Divisione Calcio Paralimpico della FIGC. "Complimenti vivissimi alla Juventus - dice Sacripante - per questa straordinaria mostra, che fa capire in modo davvero originale quale sia la forza della Divisione di calcio paralimpico della FIGC. Le emozionanti storie degli atleti di Juventus One sono la perfetta rappresentazione dell’importanza dell’intero progetto, che partendo dall'iniziativa sportiva propone un modello organizzativo strutturato, capace di coniugare formazione, inclusione e attenzione al sociale".