"Il mio viaggio: appunti di uno scout" è il titolo della tesi con cui Matteo Tognozzi si è diplomato a Coverciano all’ultimo corso per Direttore Sportivo.

Il suo è il racconto di un percorso professionale, ma anche umano, dove – come lo stesso autore definisce nel sottotitolo – vengono scoperti e analizzati "diversi modelli di Scouting Internazionale e (di) culture calcistiche".

Una tesi da leggere tutta d’un fiato, che ci porta a scoprire, attraverso le esperienze vissute in prima persona da Matteo Tognozzi, molte realtà calcistiche e le loro sfaccettature culturali: dalla Russia al Portogallo, dal Sudamerica – con le sue infinite varietà e particolarità – alla Germania, fino all’estremo Oriente.

Una narrazione minuziosa, dettagliata, ricca di particolari che riescono a farci immedesimare e capire meglio quali attitudini debba avere uno scout per poter svolgere al meglio il proprio lavoro. "È il racconto della mia esperienza e della mia vita in simbiosi con il calcio. Ho ancora troppe lacune e tanti aspetti da migliorare di me stesso e della mia professione che sarebbe utopistico scrivere una sorta di ‘manuale’ dello scout", scrive nelle sue conclusioni Tognozzi. Ma il suo lavoro, così preciso e puntuale, è un ottimo approfondimento - per gli appassionati - per conoscere meglio il calcio internazionale, e uno spunto straordinario per chi voglia seguire le sue orme professionali.

 

L’AUTORE

Matteo Tognozzi, classe 1987, è l’attuale ‘Scouting Manager’ della Juventus. Ha iniziato la propria carriera di osservatore calcistico a livello internazionale allo Zenit San Pietroburgo, proseguendo poi la sia avventura in Germania, tra Amburgo e Bayer Leverkusen. Dal 2017 è nell’organigramma del club bianconero.

Nel dicembre 2019 si è diplomato con lode a Coverciano al corso per Direttore Sportivo. La Commissione d’esame ha giudicato la sua tesi una delle tre migliori del corso, riconoscendogli così una borsa di studio.