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REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - SEPTEMBER 05: Ariel Harush of Israel in action during the FIFA 2018 World Cup Qualifier between Italy and Israel at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on September 5, 2017 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)
Le ‘Squadre B’ sono un tema caldo per il calcio italiano.
Introdotte con il Comunicato ufficiale numero 42 nel maggio 2018, hanno come obiettivo principale quello di costituire un ponte per i giovani calciatori tra la fine dei campionati giovanili e l’entrata nel professionismo.
Ma si tratta davvero del primo tentativo di introduzione delle seconde squadre in Italia? E quali sono i termini di paragone nel resto d’Europa?
Domande a cui ha cercato di rispondere Pierluigi Petritola nella sua tesi dal titolo ‘Squadre B: sviluppo e crescita di giovani talenti’ - all’ultimo corso per ‘Direttore Sportivo’ ad indirizzo tecnico.
Un lavoro che non solo ha passato in rassegna gli esempi al di fuori dei confini italiani per conoscere e comprendere le divergenze tra i differenti progetti, ma che ha anche analizzato il tentativo posto in atto in questa stagione dalla Juventus. Quindi, mettendosi nei panni di un ipotetico Direttore Sportivo della ‘Roma B’, ha infine provato a strutturare un programma di sviluppo per una prossima seconda squadra della società giallorossa, dalla costruzione della rosa fino alle strategie di marketing.
Per leggere il lavoro completo, clicca qui.
L’AUTORE
Pierluigi Petritola, avvocato classe 1975, già agente di calciatori, ha iniziato la sua avventura all’interno di un club nel 2013, come team manager dell’Ascoli, la squadra della sua città.
Dopo un’esperienza, sempre come team manager, alla Salernitana, nella stagione 2016/2017 è stato il Ds del Monticelli Calcio, in Serie D.
Nel 2018 ha seguito a Coverciano il corso per ‘Direttore Sportivo’ ad indirizzo tecnico.


