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Addio Sabe.
‘Sabe’, come quelle due sillabe e quel soprannome pronunciato affettuosamente che riecheggiava nei corridoi di Coverciano. Giancarlo Saliceti era conosciuto da tutti al Centro Tecnico Federale, nella casa del calcio italiano, e quella era anche diventata casa sua. Fino al 2016, per decenni, portato da Artemio Franchi, dal presidente che ha fatto la storia della FIGC e del calcio europeo, è stato il fotografo ufficiale di Coverciano e del Settore Tecnico. E poi in giro per tutto il mondo a immortalare le gesta degli Azzurri, a cominciare dai Mondiali del 1978 in Argentina e fino a Usa ’94, passando per il trionfo di Spagna ’82. Un successo storico non solo per l’Italia, che conquistò la sua terza stella in terra iberica, ma anche per lo stesso ‘Sabe’, che fu autore di uno scatto diventato iconico: è la fotografia che ritrae Claudio Gentile, che festeggia ergendosi sopra l’abbraccio di gruppo, come una statua rinascimentale. È la foto – visibile come immagine di copertina in questo stesso pezzo - che venne votata miglior scatto di quei Mondiali del 1982. Per anni è stata esposta al Museo del Calcio per celebrare il trionfo iridato e adesso è lì, appesa in una gigantografia a Coverciano, in quel luogo che era parte della vita di Sabe. Guardandola e ammirandola, ci ricorderemo di lui.
Il presidente Gravina e tutta la FIGC si stringono intorno alla famiglia di Giancarlo Saliceti per il più profondo cordoglio.


