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Oggi pomeriggio, presso l'Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, c'è stato un importante momento di riflessione e confronto sul ruolo dello sport come strumento educativo e di inclusione sociale. L’incontro, intitolato 'La pratica sportiva giovanile: dal professionismo al dilettantismo, come alternativa sociale partendo dal Sud', ha coinvolto studenti, giovani atleti, educatori e rappresentanti del mondo sportivo.
L'iniziativa è nata con l'obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sull'importanza dell'attività fisica e dei valori che essa trasmette: rispetto, collaborazione, spirito di squadra, senso di appartenenza. Valori fondamentali per la crescita personale e sociale, soprattutto in contesti territoriali fragili.
All'evento hanno preso parte alcune realtà sportive di rilievo nazionale, da sempre impegnate nell'offrire opportunità concrete di inclusione e coinvolgimento attraverso lo sport:
Vito Tisci, presidente del Settore Giovanile e Scolastico, che ha sottolineato il valore educativo del calcio nelle scuole e nelle società di base;
Fondazione Milan, per l’impegno nei progetti attivati negli istituti penitenziari minorili, dove lo sport diventa strumento di rieducazione e speranza;
Atalanta BC, con le sue iniziative che avvicinano gli studenti al calcio professionistico attraverso percorsi formativi e inclusivi allo stadio;
Fondazione Vaticana Scholas Occurrentes, che ha presentato Pelota de Trapo, progetto rivolto a bambine e bambini delle aree più fragili del Comune di Napoli, in collaborazione con l’ASD Kodokan Napoli.
L’incontro ha inteso valorizzare il ruolo dello sport - dal professionismo al dilettantismo - come veicolo di crescita, coesione sociale e contrasto alla marginalità, con particolare attenzione al Mezzogiorno e alle sue potenzialità.

