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Inaugurata a Bratislava la mostra ‘Sfumature di Azzurro’. Antognoni: “Se non ricordiamo il passato non può esserci futuro”

I cimeli del Museo del Calcio di Coverciano saranno esposti fino al 17 giugno presso la sede della Facoltà di Educazione Fisica e Sport dell’Università Comenio

lunedì 9 giugno 2025

Inaugurata a Bratislava la mostra ‘Sfumature di Azzurro’. Antognoni: “Se non ricordiamo il passato non può esserci futuro”

A cinquanta chilometri da Trnava, dove mercoledì (ore 21, diretta su Rai 2) la Nazionale Under 21 farà il suo esordio nel Campionato Europeo affrontando la Romania, è stata inaugurata nel pomeriggio la mostra itinerante ‘Sfumature di Azzurro’. Cornice dell’evento la sede della Facoltà di Educazione Fisica e Sport dell’Università Comenio di Bratislava, che fino al 17 giugno (ingresso gratuito) ospiterà i cimeli del Museo del Calcio di Coverciano.

L’esposizione - realizzata dalla FIGC in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con l’Ambasciata di Bratislava e con l’Università Comenio di Bratislava - è stata inaugurata alla presenza del capo delegazione della Nazionale Under 21, Giancarlo Antognoni, del team manager azzurro Gianfranco Serioli, del sottosegretario di Stato al Ministero dell'Istruzione, della Scienza, della Ricerca e dello Sport, Robert Zsembera, dell’ambasciatore di Italia in Slovacchia, Gianclemente de Felice e del vice preside della Facoltà di Educazione Fisica e Sport dell’Università Comenio di Bratislava, Lubor Tomanek.

“Grazie per la vostra ospitalità – ha dichiarato Antognoni – sono felice di partecipare a questo bellissimo evento. Mostrare i nostri cimeli è sempre importante perché se non ricordiamo il passato non può esserci futuro. Qui c’è anche la Coppa del Mondo che ho vinto nel 1982 insieme a tanti altri trofei, credo che la gente apprezzerà il fatto di poterli ammirare da vicino”. “I ragazzi sono il futuro della Nazionale e della nostra nazione – ha aggiunto Serioli – conoscere la storia, la tradizione e da dove vengono è determinante per avere calciatori e cittadini consapevoli. Questa mostra non è una raccolta di cimeli, ma la storia di persone, di emozioni e anche di un sogno collettivo. E’ bene che i giovani lo comprendano, lo vivano e che quando vanno in campo siano responsabili della difesa di questa storia”.

“La disponibilità dell’Università Comenio ad ospitare questa mostra - ha sottolineato l’ambasciatore de Felice dopo aver ricevuto in dono la maglia personalizzata della Nazionale – è una visibile testimonianza dell’amore che si ha per l’Italia in questo paese. Amore a tutti i livelli: per la nostra lingua, per la nostra cultura, per quello che l’Italia rappresenta nell’arte, nella letteratura e anche nello sport, soprattutto nel calcio. C’è una fortissima passione qui in Slovacchia per il calcio italiano e questa mostra ci aiuta a promuovere le eccellenze del nostro paese. Ci tengo a ringraziare la FIGC, ma anche i colleghi slovacchi, che ci hanno aperto le porte senza alcuna riserva”.

TROFEI AZZURRI. La mostra racconta in parallelo la storia e le più belle vittorie della Nazionale maggiore maschile insieme a quelli delle Nazionali giovanili azzurre, grazie ad una selezione di cimeli della collezione del Museo di Coverciano. Dal trionfo europeo del 1968, con la maglia di Sandro Salvadore, fino al successo di EURO 2020 con la coppa alzata al cielo dai ragazzi di Roberto Mancini a Wembley, l’esposizione ripercorre la storia degli Azzurri dal dopoguerra fino ai giorni nostri. Presenti anche i trionfi mondiali del 1982 e del 2006 celebrati con la maglia di Fulvio Collovati di Spagna ’82 e il pallone della finale di Berlino.

Non manca una sezione dedicata alle Nazionali giovanili, con alcuni pezzi unici come la maglia verde della Nazionale juniores utilizzata negli anni ’50, la coppa europea conquistata dagli Azzurrini di Cesare Maldini nel 1996 e la fascia da capitano di Giorgio Chiellini indossata in occasione dell’inaugurazione del ‘nuovo’ Wembley nel 2007.