L’avventura di Silvio Baldini sulla panchina della Nazionale Under 21 è cominciata come meglio non potrebbe. Vittoria all’esordio alla Spezia con il Montenegro e secondo successo in fila qualche giorno più tardi a Bitola in casa della Macedonia del Nord. Due partite, sei punti e lo sguardo volto ai prossimi impegni: venerdì 10 ottobre gli Azzurrini torneranno in campo a Cesena per la sfida alla Svezia (online la biglietteria), primo vero punto di svolta di queste qualificazioni all’Europeo e quattro giorni più tardi a Cremona affronteranno l’insidiosa Armenia (entrambe le gare alle 18.15 e in diretta su Rai 2).

2025 Luca Bizzarri - FIGC
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BITOLA, NORTH MACEDONIA - SEPTEMBER 09: Silvio Baldini head coach of Italy U21 during the UEFA Euro U21 Qualification match between North Macedonia and Italy at Petar Milosevski stadium on September 09, 2025 in Bitola, North Macedonia. (Photo by Luca Bizzarri - FIGC/FIGC via Getty Images) (FIGC via Getty Images)

PARLA BALDINI. “Per qualsiasi italiano, in qualsiasi campo, poter rappresentare il nostro Paese credo sia il massimo - racconta proprio Baldini nell’intervista rilasciata a Vivo Azzurro TV -. Sono molto orgoglioso di poterlo fare e cercherò di ripagare la fiducia di chi mi ha scelto”. Il lavoro da selezionatore è molto diverso rispetto a quello di un club: pochi giorni a disposizione e la necessità di sintetizzare i concetti. “Nelle convocazioni non parto dalle qualità tecniche, ma da ciò che i giocatori sono fuori dal campo. Voglio vedere persone motivate, innamorate di quello che fanno, che abbiano una strada ben precisa da seguire con l’obiettivo di diventare dei top”.

2025 Luca Bizzarri - FIGC
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PISA, ITALY - SEPTEMBER 07: Silvio Baldini head coach of Italy U21 travels to Ohrid on September 07, 2025 in Pisa, Italy. (Photo by Luca Bizzarri - FIGC/FIGC via Getty Images) (FIGC via Getty Images)

LA FOLGORAZIONE. Baldini guarda e osserva tutto, così come gli capitò in un Carrarese-Triestina nell’aprile del 1983: “A quel tempo studiavo all’ISEF e andai a vedere questa partita. La Carrarese era allenata da Orrico e giocava un calcio totale di ispirazione olandese: ne rimasi affascinato. Pensai che un giorno anche io avrei voluto essere un allenatore e trovarmi in uno stadio con tutta quella gente a fare il tifo”. E così è stato, senza mai scendere a compromessi: “A un certo punto non mi sentivo più felice di allenare. Stetti sei anni fermo, finché non parlai proprio con la Carrarese; dissi loro che sarei tornato ad allenare gratis ma che non volevo vincoli e fra questi paletti c’era anche il non essere esonerato a prescindere dai risultati. Andò bene, facemmo la finale play-off con il Bari e poi le avventure con Palermo e Pescara mi hanno reso felice di questo percorso”.

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TIRRENIA, ITALY - SEPTEMBER 03: Silvio Baldini head coach of Italy U21 during Training Session at Centro di Preparazione Olimpica on September 03, 2025 in Tirrenia, Italy. (Photo by Luca Bizzarri - FIGC/FIGC via Getty Images) (FIGC via Getty Images)

GLI OCCHI DEL CUORE. Capire Baldini non è difficile, basta guardarlo e sentirlo parlare: “Lo scorso anno eravamo in ritiro pre-campionato a Pescara: mi ero esposto, volevo vincere. Ma in quei giorni vedevo che quello che pensavo era difficile da realizzare. Parlai con mio figlio Mattia e gli dissi che avevamo fatto la scelta sbagliata, che saremmo dovuti andare via”. Ma è proprio grazie  risposta di Mattia al padre che la stagione del Pescara prese la giusta direzione: “Mi disse che io vedo Valentina, la mia figlia disabile, sempre bellissima perché non la guardo con gli occhi delle altre persone, ma con quelli del cuore. Perciò mi suggerì di cercare di vedere i giocatori con gli stessi occhi con cui guardo Valentina. Da quel momento ho giurato a me stesso che l’avrei fatto e posso garantire che se riusciremo ad avere una sinergia forte con questi ragazzi, potremo ottenere i risultati che desideriamo”.