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2025 Luca Bizzarri - FIGC
Il 5 ottobre è un giorno speciale nella vita e nella carriera di Jeff Ekhator. Il giovane talento genoano ha segnato due gol in Serie A, entrambi nello stesso giorno a un anno di distanza l’uno dall’altro: il primo, nel 2024 nell’1-5 contro l’Atalanta, il secondo che ha fatto il giro del mondo, contro il Napoli campione d’Italia in carica, tre giorni fa. Un colpo di tacco ‘alla Bettega’ o ‘alla Crespo’ a seconda delle preferenze: fantasia, intuizione, opportunismo, incoscienza giovanile. C’è un po’ di tutto questo nel gesto tecnico che ha portato Ekhator alla ribalta nella sua prima partita in carriera da titolare in Serie A.


CRESPO E KEAN. Settantadue ore dopo il colpo di tacco, il ragazzo di origini nigeriane che si è innamorato del pallone dando i primi calci all’oratorio Don Bosco (lo stesso in cui cominciò a giocare Andrea Cambiaso) e che ha fatto tutta la trafila delle giovanili del Grifone racconta: “Ho ricevuto molti complimenti, dalla mia famiglia in primis. Sarebbe bello poter fare un gol simile anche con la maglia dell’Italia, soprattutto per il gesto tecnico. Per un attaccante, però, non è importante il ‘come’, ma è il fare gol che conta, a prescindere da come viene realizzato”. Un gol che ricorda quelli di Hernan Crespo o, andando più indietro negli anni quello di Roberto Bettega in un famoso Milan-Juventus nell’ottobre del 1971. “In realtà penso di assomigliare di più a un giocatore come Moise Kean, perché ha uno stile di gioco simile al mio. Lo guardo e cerco di prendere spunti da lui il più possibile. Sto provando a migliorare sotto tanti aspetti, dal primo controllo, al colpo di testa, è qualcosa alla quale pongo un’attenzione maggiore continuando a lavorare sulle mie caratteristiche principali, cioè il mio modo di appoggiarmi ai compagni legando il gioco e scaricando la palla”.


OBIETTIVO SVEZIA. Focalizzandosi poi sulla Svezia, Ekhator aggiunge: “Abbiamo sensazioni buone, siamo carichi per le prossime due partite, siamo sicuri di fare bene: ci stiamo allenando forte per arrivare il più pronti possibile. Con la Svezia sarà una partita difficilissima, ma vogliamo portarla a casa a tutti i costi: consiglio a tutti di venire allo stadio, innanzitutto perché vedere l’Italia è sempre una bella emozione e poi perché cercheremo di dare spettacolo”. Testa sulle spalle, lavoro quotidiano e una consapevolezza notevole a dispetto degli appena 18 anni (l’11 novembre ne compirà 19). “Gli attestati di stima, come quello ricevuto da Baldini dopo l’esordio con il Montenegro fanno piacere. In campo e fuori cerco di aiutare ed essere a disposizione dei mister, sia nel club che in Nazionale e fra di loro non ci sono grandi differenze, anzi hanno tutti in comune il voler vincere e il far migliorare i propri giocatori. Tanti del nostro gruppo Under 21 stanno avendo lo spazio nei rispettivi club e questo è una cosa bellissima”.
IL PROGRAMMA DEGLI AZZURRINI
Giovedì 9 ottobre
16.00: conferenza stampa / tecnico e calciatore
17.30: allenamento
In serata: Trasferimento Bagno di Romagna-Cervia
Venerdì 10 ottobre
18.15: ITALIA-SVEZIA (QE, gara 3), Stadio ‘Dino Manuzzi’ – Cesena
Sabato 11 ottobre
10: trasferimento Cesena-Cremona
17.30: allenamento
Domenica 12 ottobre
16.30: conferenza stampa / calciatore
17.30: allenamento
Lunedì 13 ottobre
16.30: conferenza stampa / tecnico e calciatore
17.30: allenamento
Martedì 14 ottobre
18.15: ITALIA-ARMENIA (QE, gara 4), Stadio ‘Giovanni Zini’ - Cremona