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Sette gol fatti, uno solo subito, 264 minuti con la porta inviolata (striscia ancora aperta), tre vittorie in altrettante partite: sono questi i numeri brillanti che la Nazionale Under 21 ha sin qui raccolto nel suo cammino di qualificazione all’Europeo del 2027. Domani gli Azzurrini, allo stadio ‘Giovanni Zini’ di Cremona, torneranno in campo per quarta giornata: la sfida all’Armenia (ore 18.15, diretta Rai 2), ultima del girone senza ancora punti all’attivo, rappresenta un’occasione importante per restare a punteggio pieno e presentarsi a novembre allo scontro diretto in casa della Polonia con 12 punti in classifica.


BALDINI E MARIANUCCI. “La squadra si è preparata benissimo - racconta Silvio Baldini alla vigilia del match -. Abbiamo un gruppo di ragazzi fortissimi e straordinari, che hanno voglia di stare e giocare insieme. Sono maturi e allo stesso tempo consapevoli che per raggiungere certi traguardi bisogna metterci dedizione e passione. Sono sereno e molto fiducioso, ma al tempo stesso dobbiamo ripartire da zero, senza pensare alla partita di Cesena con la Svezia: non possiamo permetterci di sbagliare prestazione, bisogna ripetersi contro chiunque dando sempre il massimo”. Sulla stessa scia del tecnico anche Luca Marianuci: “I complimenti per la vittoria di Cesena fanno piacere - aggiunge il difensore del Napoli -, ma ce li siamo già messi alle spalle: guardiamo avanti ripartendo da dove abbiamo finito”.


DIFESA E TURNOVER. Se i numeri dell’Italia sono tali, merito è ovviamente anche della fase difensiva, di cui Marianucci è leader tecnico e carismatico: assieme a Lipani è l’unico ad aver giocato ogni minuto di queste qualificazioni all’Europeo (270’). “Sicuramente parte del merito è della difesa, ma quello che dico sempre è che il primo che detta i tempi di pressioni e difende è l’attaccante: se abbiamo subito pochi gol è perché tutta la squadra lavora bene”. Un aspetto che Baldini non smette di sottolineare anche quando deve parlare delle scelte di formazione: “In questa squadra il turnover non esiste, non si può parlare di turnover: siamo una squadra affiatata che si vuole bene e ognuno sarà importante, anche perché con cinque cambi a disposizione ormai a calcio non si gioca più in undici ma in sedici”.
L’ARMENIA. La squadra allenata da Armen Gyulbudaghyants (nel 2018 sulla panchina della Nazionale maggiore) è reduce da tre sconfitte con Svezia, Polonia e Macedonia del Nord, con un totale di 9 gol incassati. Sarà il terzo confronto diretto, dopo le due gare nelle qualificazioni 2021, chiuse con un doppio successo azzurro. A Yerevan il 14 ottobre 2019 finì 1-0 (Scamacca), a Catania un mese dopo 6-0 (2 Kean, Pinamonti, Scamacca, Zanellato, Del Prato).
CREMONA. L’Under 21 torna a Cremona, dopo 27 anni per riprendere una serie positiva che finora ha portato 3 vittorie in altrettante gare. La prima, il 20 aprile 1983, nell’amichevole con la Spagna (2-0, gol di Roberto Mancini e Massimo Mauro) fu anche il debutto in Under 21 del giovane talento di casa Gianluca Vialli, uno dei protagonisti dei grigiorossi di Mondonico nel torneo di Serie B (subentrò al 65’ a Giordano). Poi un doppio 1-0 alla Svizzera, il 15 ottobre 1992 e il 9 ottobre 1998, con le reti di Vieri e Pirlo.


SFUMATURE D’AZZURRO. Nella mattinata il capodelegazione degli Azzurrini Giancarlo Antognoni, assieme al Vice Presidente del Museo del Calcio Enrico Demarchi hanno fatto visita all’esposizione ‘Sfumature d’Azzurro’ presso il Cortile Federico II in Piazza del Comune a Cremona. Ad accogliere la delegazione azzurra l’assessore con delega a opere pubbliche e urbanistica Giuseppe Andrea Carletti e una rappresentanza della famiglia di Gianluca Vialli: fra i numerosi cimeli che ricordavano la storia del calcio italiano, erano anche presenti due maglie di Vialli stesso, indossate in occasione dell’Europeo del 1988 e delle qualificazioni del 1991.