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Fa bene Silvio Baldini ad essere orgoglioso dei suoi ragazzi, come detto alla vigilia di una partita dalle mille insidie contro il Montenegro, a quattro giorni dal primo ko stagionale, immeritato, in Polonia: gli Azzurrini hanno cuore, carattere e tanta qualità, come si è visto, se qualcuno avesse avuto ancora dubbi, stasera a Nikšić. Sotto 1-0 dopo la prima vera incursione avversaria a fine primo tempo, con lo spettro di scivolare al terzo posto del girone e vedere sempre più lontana la qualificazione alla fase finale dell’Europeo 2027, in una situazione che avrebbe potuto schiacciare l’entusiasmo di tanti, questi ragazzi hanno dimostrato quanta personalità ci sia sotto la maglia azzurra. A riaccendere la luce di questa Under 21 ci hanno pensato quei ragazzi protagonisti di un torneo sopra le righe: Pisilli, a segno prima dell’intervallo, la sempre meno sorpresa Dagasso, il bomber del futuro Camarda, che hanno di fatto chiuso il match; con loro, però, il merito va a tutto il gruppo, da Fini, in gol per il 4-1 dopo aver messo lo zampino nei gol dei suoi compagni, a capitan Lipani, battagliero sotto la bufera montenegrina per altri 86’, che fanno 536’ totali in 6 gare; da chi ha iniziato a chi è subentrato, come l’esordiente Zeroli, tutti sono parte integrante di un gruppo che, come dice Baldini a fine gara, sa usare “il fioretto e la spada”. La quinta vittoria in sei gare (senza gli ultimi 7’ a Stettino sarebbero state sei su sei) vale la conferma al secondo posto, a -3 dalla Polonia che ha vinto nel pomeriggio in Nord Macedonia, in attesa del confronto diretto di ritorno a ottobre 2026. Il 2025 dell’Under 21 si chiude qui, si ripartirà a fine marzo del prossimo anno.


“Abbiamo un gruppo di ragazzi straordinari – commenta a fine gara Baldini – e sapevo in cuor mio che sarebbero riusciti a tirare fuori oggi tutta quella amarezza che abbiamo provato dopo la sconfitta con la Polonia. Hanno saputo metabolizzare la sconfitta nella maniera giusta, con tristezza nel cuore ma felici di allenarsi per preparare questa partita. Sono stati bravi a non perdere la fiducia dopo l’1-0, hanno creduto nelle loro possibilità e credo che la vittoria di oggi sia un premio giusto per loro”. “Sapevamo – prosegue – che stasera serviva la sciabola e non il fioretto, perché questi sono campi in cui, se ti metti a palleggiare, rischi di far brutte figure. I ragazzi hanno saputo leggere la partita e la loro prova mi ha riempito il cuore di orgoglio, sono ragazzi maturi, possono giocare anche senza allenatore”. Anche Francesco Camarda, bomber stagionale insieme a Pisilli (quattro reti entrambi) elogia il gruppo a fine gara: “Torniamo a casa felici per questa vittoria, per come è andata, perché abbiamo giocato su un campo difficile, dove non si stava in piedi, si scivolava tantissimo. Nonostante tutto, però, abbiamo cercato di fare il nostro gioco, di mettere qualità in gran parte della partita. La vittoria ci ripaga della brutta sconfitta in Polonia che non meritavamo, perché la forza di questo gruppo è quella di non accontentarsi mai”. A chi chiede della rivalità con Pisilli per il primato dei gol, l’attaccante del Lecce sorride: “Ma quale concorrenza… Siamo compagni di squadra, siamo amici. La vittoria è partita proprio grazie al suo gol, perché ci ha sbloccato e ha sbloccato la partita. Sono veramente felice per Nico, perché è un gran giocatore, è un gran ragazzo e si merita questo gol e tutto quello che può avere”.


IL PRIMO TEMPO. A Niksic piove ormai da 24 ore, e non smetterà per tutta la gara, il campo dello stadio “Gradski” è pesantissimo. Il maltempo scoraggia anche gli spettatori: sulle tribune, si contano una cinquantina di volenterosi, tra i quali l’Ambasciatore italiano in Montenegro Marzia Marsella, che già ieri aveva fatto visita alla squadra a Podgorica. Qualche novità nel Montenegro rispetto alla gara giocata tre giorni fa in Armenia: dalla Nazionale A (battuta ieri sera a Podgorica dalla Croazia 2-3) scendono Djukanovic, subito in campo, e Kostic, comunque in panchina; in difesa, Dakic al posto di Franeta, in mezzo Carević e Savović lasciano il posto alla coppia Miranović-Vukanić. Come anticipato ieri, Baldini promuove invece Fortini e Fini al posto degli squalificati Palestra e Koleosho, confermando la formazione del match di venerdì scorso in Polonia.


Il primo squillo arriva dopo 5’, quando Miranovic dai 20 metri scarica un bolide di destro che va a sbattere in pieno contro la traversa, probabilmente toccato dalla punta delle dita di Palmisani. Da quel momento, è l’Italia a fare la partita, esercitando una buona pressione sulla retroguardia avversaria, anche se il primo tiro in porta si registra solo al 19’: rovesciata di Mane nel mucchio, di poco a lato. Passano 4’ e Fini tenta di correggere sottoporta una conclusione di Camarda, ma alza la mira rispetto allo specchio della porta. Sulla seconda sortita dei montenegrini nella metà campo italiana, al 39’, arriva però il gol: ripartenza sulla destra di Mrvaljević, che cavalca fin dentro l’area, va a sbattere sulle gambe di Bartesaghi e Mane, ma il rimpallo lo favorisce e la sua conclusione, seppur debole, finisce all’angolo opposto, sbatte sulla base del palo e si insacca. Passa 1’ e la reazione azzurra è prepotente: Lipani lotta in mezzo al campo e riconquista palla, verticale per Fini che entra in area e calcia sulle gambe di Dakis; dalla bandierina Cherubini crossa forte in mezzo, nel mucchio sbuca il solito Pisilli, che infila da due passi l’1-1. Per lui è il quarto gol nel torneo, tutti nelle ultime 4 gare (due alla Svezia, uno a Polonia e Montenegro), il quinto complessivo in Under 21.


LA RIPRESA. Nel secondo tempo, è ancora il centrocampista della Roma a riaccendere la gara, qualche secondo dopo la ripresa delle ostilità: conclusione che sfiora l’incrocio dei pali, alta. Tocca allora ad un altro centrocampista che ha conquistato la ribalta con questa Under 21 portare avanti gli Azzurini: Matteo Dagasso, scoperta di Baldini a Pescara, finalizza al 60’ una splendida azione corale; ripartenza veloce di Fini palla al piede sulla destra, conversione verso il centro e appoggio a Cherubini, che di prima infila sul lato sinistro per l’inserimento di Dagasso, che controlla e infila Radanovic da due passi. Il Montenegro accusa il colpo, l’Italia ha la personalità per affondare i colpi: il 3-1 arriva al 64’ e c’è ancora lo zampino di Fini, che si invola in un due contro due, stavolta sulla sinistra, accompagnato da Camarda, che riceve dal compagno, elude il marcatore e dal limite dell’area di destro scarica un rasoterra a fil di palo. C’è spazio per Zeroli, all’esordio in Under 21, ma neanche il tempo di annotare la sostituzione con Dagasso che arriva anche il 4-1 (74’). Dopo essere stato decisivo nelle azioni dei due gol della ripresa, Seydou Fini si regala un momento di gloria personale, parte dal vertice destro dell’area palla al piede e, dopo un dribbling, va a bucare per la quarta volta la rete montenegrina. Esultanza sulla bandierina, prima di lasciare il posto al compagno del Genoa Venturino, richiamato in gruppo sabato scorso. C’è spazio per diversi cambi, Baldini regala qualche minuto anche a Faticanti, Idrissi e Cissè, poi un unico, grande e intenso abbraccio. Perché ci si ritroverà solo tra quattro mesi e in un gruppo dai valori umani così intensi è un lasso di tempo troppo lungo. “Troveremo il modo di sentirci, di farci gli auguri e di tenerci in contatto” chiosa il vate Baldini, un tecnico e un uomo che merita solo applausi. Anche quelli di Mirko Vucinic, oggi ct della Nazionale maggiore montenegrina, che a fine partita lo abbraccia ricordando i tempi di Lecce.
LE PRIME 6 DI BALDINI. Con 15 punti nelle sue prime sei gare, Baldini è al 5° posto (su 12) della classifica di tutti gli allenatori dell’Under 21, considerando per ognuno di loro i risultati dei primi 6 incontri sulla panchina della Nazionale cadetta. Davanti, guida un quartetto: Ferrara (iniziò con cinque amichevoli e una gara al torneo di Tolone), Gentile, Nicolato (che vanta un 19/0 nel conto dei gol) e Tardelli con 16 punti, frutto di cinque vittorie e un pari. Seguono Nunziata (14), Casiraghi, Di Biagio e Mangia (12), Maldini (11), Giampaglia e Vicini (8).
Qualificazioni EURO 2027 / Gruppo, 6a giornata
Martedì 18 novembre 2025, “Gradski” Stadion, Nikšić (MNG), 18.30
MONTENEGRO–ITALIA 1-4 (pt 1-1)
Montenegro (4-2-3-1): Radanović; Roganović, Melentijević, Dakić, B. Vukotić; Miranović (dal 75’ Savović), Vukanić (dal 59’ Carević); Mrvaljević (dal 59’ Knežević), Juković (dal 66’ Kostić), Djukanović; Perišić (dal 75’ F. Perović). All. N. Kljajevic. A disp.: Stojanović, Franeta, N. Vuković, Radusinović.
Italia (4-3-3): Palmisani; Fortini, Comuzzo, Mane, Bartesaghi; Dagasso (dal 73’ Zeroli), Lipani (dall’86’ Idrissi), Pisilli; Cherubini (dall’86’ Faticanti), Camarda (dal 78’ Cisse), Fini (dal 78’ Venturino). All.: S. Baldini. A disp.: Motta, Vavassori, Moruzzi, Calvani.
Arbitro: Miguel Nogueira (Por).
Assistenti: Paulo Brás e Gonçalo Nuno Soares Vaz Freire (Por).
IV Ufficiale: Bruno José Costa (Por).
Marcatori: 39’ Mrvaljević (M), 41’ Pisilli (I), 60’ Dagasso (I), 64’ Camarda (I), 74’ Fini (I).
Note: ammoniti Dagasso e Bartesaghi (I); angoli 0-4; recupero: 1’ / 3’ spettatori: 50.
EURO UNDER 21 / GRUPPO E - LA SITUAZIONE
6a giornata: Armenia–Svezia 0-1 (23’ Sonko); Nord Macedonia–Polonia 0-1 (33’ Kocaba); Montenegro–Italia 1-4.
Classifica dopo 6 gare: Polonia 18, Italia 15, Montenegro e Svezia 9, Nord Macedonia 3, Armenia 0.


