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Ci sono storie che nascono tra vicoli di provincia e campetti polverosi, storie che profumano di passione autentica e di sogni coltivati in famiglia. Giovanni D’Agostino, centrocampista classe 2008 dell’Inter, è una di queste storie. Oggi, a soli 17 anni, è protagonista del Campionato Nazionale Under 18 Professionisti, con 5 reti in 8 partite (498 minuti giocati), il miglior realizzatore della sua squadra, il secondo del campionato insieme al difensore del Parma, Federico Po, e all’attaccante del Cagliari, Carlo Usai, alle spalle del centravanti della Cremonese, Gabriel Herzuah. Ma il percorso che l’ha portato a Milano è fatto di tappe, scelte coraggiose e radici profonde.
Giovanni ha iniziato a giocare a calcio all’età di cinque anni nel Capua, società del suo paese in provincia di Caserta. Lì ha mosso i primi passi, imparando a conoscere il pallone e il valore della competizione. Successivamente ha indossato le maglie della Caserta Academy e della Casertana, dove ha trascorso tre anni di crescita costante, prima di entrare nel settore giovanile del Napoli, esperienza di due anni e mezzo che gli ha permesso di affinare tecnica e visione di gioco. Un anno alla Juventus, dopo due mesi all’Arona, club dilettantistico piemontese, ha preceduto il grande salto all’Inter, dove ormai sono quattro anni che si forma e matura come calciatore e come uomo.
“Qui all’Inter ho imparato a prendermi responsabilità”, racconta Giovanni, con la schiettezza di chi sa che il talento da solo non basta. “Le regole del convitto, l’attenzione al dettaglio e la disciplina mi hanno fatto crescere più velocemente. Ho capito che per arrivare serve sacrificio e fame”. E quella fame, quel desiderio di migliorarsi, si vede sul campo: 5 reti in 8 partite non sono solo numeri, ma la testimonianza di un ragazzo che lavora instancabilmente per aiutare la squadra.


Non è un caso che il suo idolo sia Nicolò Barella, per la voglia instancabile e la determinazione in ogni partita, e che ammiri anche Gavi, giovane talento del Barcellona, simbolo di tecnica e resilienza. “Provo e riprovo certi gesti tecnici in allenamento, per aiutare la squadra a vincere”, racconta, con la consapevolezza che il successo individuale nasce dalla forza del collettivo.
Ma la sua storia è anche segnata da affetti profondi. È stata la nonna, oggi scomparsa, a trasmettergli la passione per il calcio e per l’Inter. “Mio nonno sogna di vedermi in Serie A”, aggiunge Giovanni, ricordando il supporto della famiglia, papà Maurizio e mamma Emiliana, che, insieme ai fratelli Francesco e Antonio (13 e 11 anni) e alla sorellina Federica (6 anni), costituiscono il suo mondo.
Giovanni non sogna solo traguardi personali. “Vogliamo trovare continuità nei risultati e nel gioco, portando avanti un progetto che ci fa crescere come squadra”, sottolinea. Una maturità rara per un ragazzo della sua età, che unisce qualità tecnica a intelligenza tattica e consapevolezza emotiva.
Il presente lo vede come faro del centrocampo nerazzurro Under 18, ma il futuro lo aspetta più in alto, tra i grandi, magari in Serie A. Giovanni D’Agostino non è solo un talento: è la storia di un ragazzo che, passo dopo passo, rete dopo rete, sta imparando a trasformare la passione in destino.
STORIA. Giovanni D’Agostino nasce il 17 luglio 2008 a Caserta da papà Maurizio e mamma Emiliana. Comincia a giocare a calcio all’età di 5 anni nel Capua, società dilettantistica campana, per poi passare un anno dopo alla Caserta Academy, dove rimane per tre stagioni prima di entrare a far parte del vivaio della Casertana tra i professionisti.
Due anni più tardi arriva la chiamata del Napoli, con cui gioca da luglio 2019 a novembre 2021, prima di trasferirsi all’Arona, club dilettantistico piemontese. Dopo un paio di mesi, a gennaio 2022, ritorna nel professionismo firmando con la Juventus, dove rimane fino al termine della stagione, prima di accasarsi all’Inter.
In maglia nerazzurra, D’Agostino ha collezionato i seguenti numeri: 2 reti in 21 partite con l’Under 15, con cui vince il titolo italiano il 26 giugno 2023 a Fermo (Empoli-Inter 7-8 dtr); 9 reti in 27 presenze con l’Under 16 due stagioni fa; 9 reti in 28 partite con l’Under 17 nella scorsa stagione, a cui si aggiungono 7 presenze sotto età con l’Under 18; e 5 reti in 8 presenze nella stagione in corso con l’Under 18.


