C’è un momento nella vita di un calciatore in cui tutto sembra nascere in un istante apparentemente insignificante. Per Tommaso Casagrande, attaccante classe 2009 dell’Hellas Verona Under 17, quel momento è stato un pomeriggio a bordo campo, in cui un infortunio di un compagno ha spalancato le porte del campo e, con esse, la sua passione per il calcio. Aveva sette anni, guardava il fratello più grande giocare e, per un caso del destino, si è ritrovato a correre, a respirare l’adrenalina, a sentire sotto i piedi il prato come fosse un regno da conquistare. È da lì che è cominciata la storia, lenta ma inesorabile, di un ragazzo che oggi è uno dei prospetti più interessanti del Campionato Nazionale Under 17 Serie A e B.

Tra le fila degli scaligeri, primi nel Girone B con 19 punti, Tommaso ha trovato il suo terreno ideale: 7 reti in 6 partite (489 minuti giocati), numeri che parlano più di qualsiasi aggettivo, ma che raccontano solo metà della storia. L’altra metà si vede negli allenamenti, nel modo in cui si è ritagliato spazio anche con l’Under 20, collezionando 6 presenze (71 minuti giocati) nel Campionato Primavera 1, dove ha debuttato il 18 agosto, sul campo dell’Atalanta, subentrando a Noe Mael Tagne al 90’+6, sul 2-2, quasi un cameo cinematografico ma carico di significato.

“Ho iniziato a giocare a sette anni, nella Triestina, la squadra della mia città – racconta –. Sono rimasto lì per sette stagioni, fino a passare all’Under 15 del Verona”. Un percorso che sembra lineare, ma che in realtà è fatto di scelte, sacrifici e di una capacità di vedere ogni partita come un’opportunità da vivere intensamente, senza porsi limiti. “Con l’Under 17 punto a segnare più reti possibili, senza darmi un numero – confessa –. Ogni partita è a sé. Poi il gol può venire o meno”.

Tommaso Casagrande
Tommaso Casagrande
Tommaso Casagrande, protagonista di 7 reti in 6 partite nel Girone B del Campionato Nazionale Under 17 Serie A e B

Non sorprende quindi che Tommaso sia già il miglior realizzatore del Girone B. Ma lui non si monta la testa. “Non posso dire che me lo aspettassi, ma sapevo che avrei iniziato bene, perché mi sono allenato al massimo. Ora l’importante è continuare così: lavorare duramente, perseverare e non dare mai niente per scontato”. È un atteggiamento che racconta la maturità di un ragazzo che sa che il talento non basta, che ogni gol nasce da minuti giocati, chilometri percorsi, ma soprattutto da errori e correzioni invisibili agli occhi di chi guarda.

Gli obiettivi non sono solamente personali. “In campionato vogliamo arrivare ai play-off – specifica –. Per il momento pensiamo a raggiungere quest’obiettivo, poi, una volta raggiunto, tutto può succedere. Puntiamo sempre al massimo, partita dopo partita”. Il sogno però non si ferma al campionato: “Sicuramente vorrei segnare anche il mio primo gol nel Campionato Primavera 1 e mi piacerebbe molto essere convocato con la Nazionale per l’Europeo di categoria: sarebbe una soddisfazione incredibile”.

E chi è il modello? “Neymar, sicuramente. Mi affascina come sposta il pallone, sembra di guardare un videogioco, ma nella realtà. Nel Verona mi piace molto Giovane: qualità, gran tiro e soprattutto un esempio per come si comporta in campo e con i compagni”.

Ma Tommaso non è solo calcio. C’è la famiglia: un papà, Alessandro, che pur non avendo mai praticato sport a livello agonistico lo ha cresciuto tra corsa e disciplina; una mamma, Silvia; due fratelli, Fernando (2006) e Adriano (2011), che hanno contribuito a costruire quell’ambiente in cui lo sport è passione, ma anche un modo per forgiare il carattere. “Mio padre mi ha insegnato a convivere con il dolore fisico, io cercavo di correre come lui pur essendo un ragazzino. Mi serve ancora oggi e mi servirà anche in futuro”.

E così, mentre l’Hellas Verona Under 17 continua la sua marcia verso i play-off, Tommaso corre, segna, osserva e impara. Ogni gol è un tassello, ogni partita una storia. Lui, quel ragazzo che a sette anni entrò per la prima volta in campo senza immaginare cosa lo aspettasse, continua a inseguire il sogno: passo dopo passo, rete dopo rete, partita dopo partita.

STORIA. Tommaso Casagrande è nato il 19 gennaio 2009 a Trieste da papà Alessandro e mamma Silvia. Ha iniziato a giocare a calcio all’età di sette anni nella Triestina, dove è rimasto per sette stagioni, prima di passare all’Hellas Verona. Con i gialloblù ha segnato 21 reti in 29 partite nell’Under 15 due stagioni fa e 8 gol in 21 apparizioni nell’Under 16 nella stagione successiva. Quest’anno, finora, ha realizzato 7 reti in 6 partite (489 minuti giocati) nel Girone B del Campionato Nazionale Under 17 Serie A e B, oltre ad aver collezionato 6 presenze (71 minuti giocati) sotto età con l’Under 20 nel Campionato Primavera 1.