1934: Il primo titolo mondiale

Il primo titolo mondiale dell'Italia 1934

È l'anno delle prime volte per il calcio italiano: prima partecipazione a un Campionato del Mondo, prima volta da paese organizzatore e primo trionfo.

A guidare gli azzurri è una strana coppia composta da un funzionario della Pirelli, Vittorio Pozzo, e un generale della milizia fascista, Giorgio Vaccaro. I due isolano la squadra per un mese e mezzo, in un ritiro durissimo, di stampo militare, preparandola come se dovesse combattere una guerra piuttosto che affrontare un evento sportivo.

La formula del torneo mondiale prevede l'eliminazione diretta e sotto i colpi dell'Italia cadono subito gli Stati Uniti, "sepolti" per 7 a 1. Nei quarti gli azzurri incontrano la temibilissima Spagna, difesa dal leggendario portiere Zamora, "el divino", che ferma gli azzurri nel primo incontro, terminato 1 a 1 dopo i supplementari, e si arrende nella ripetizione a un gol di Meazza. Ai bordi del campo, per il debutto dell'Eiar ai mondiali, c'è Nicolò Carosio a raccontare, con toni epici, episodi perlopiù "immaginati"; ma la tv è lontana e a chi può solo ascoltare va bene così.

1934 Vittorio Pozzo Portato In Trionfo Dai Giocatori

In semifinale è una rete di Guaita a piegare l'Austria. Il gran finale va in scena allo Stadio Nazionale del Partito Fascista, a Roma, al cospetto di cinquantamila spettatori: la Cecoslovacchia passa in vantaggio con Puc a meno di venti minuti dalla fine. Sembra la disfatta e invece otto minuti prima del termine Orsi riesce a ristabilire l'equilibrio.

1934 Pozzo Controlla La Scelta Del Pallone

Poi al quinto minuto dei tempi supplementari Schiavio regala all'Italia il primo titolo mondiale della sua storia calcistica. Mussolini convoca gli azzurri a Palazzo Venezia ancora in tenuta di gioco e la sera stessa il generale Vaccaro consegna ai campioni del Mondo una busta con il premio per la vittoria: ventimila lire.