La Nazionale ai Giochi Olimpici

Medaglia di bronzo per l'Italia

olimpiadi 1936

Ai Giochi Olimpici, la Nazionale vanta la medaglia d'oro a Berlino nel '36 (nella foto sopra un'azione di gioco del torneo) e le due Medaglie di bronzo di Amsterdam 1928 e Atene 2004.

GIOCHI OLIMPICI 1928

Il primo successo internazionale degli Azzurri risale all’estate del 1928, quando ai Giochi Olimpici di Amsterdam gli Azzurri conquistano la medaglia di bronzo. Nel torneo, l’Italia supera agli Ottavi la Francia per 4-3 (in gol Rossetti, Levratto, Banchero e Baloncieri dopo l’inizio 0-2 dei galletti nei primi 17’),  poi ai quarti impatta con la Spagna 1-1 al termine dei supplementari (gol di Baloncieri), risultato che impone la ripetizione giocata dopo 3 giorni con un netto successo per 7-1 (reti di Magnozzi, Schiavio, Baloncieri, Bernardini, Rivolta e doppietta Levratto).

1928 Gli Azzurri ad Amsterdam

Battuti in finale 3-2 (reti di Baloncieri e Levratto) dall’Uruguay che due anni dopo avrebbe vinto in casa il primo titolo mondiale FIFA, gli Azzurri chiudono nella finale per il terzo posto il 10 giugno 1928 con l’11- 3 all’Egitto, che vale la prima medaglia olimpica. Questa gara rappresenta il record di gol segnati in un'unica partita, nonostante Fulvio Bernardini sbaglia un rigore per non infierire troppo sugli avversari. Autori delle reti Baloncieri, Banchero e Magnozzi, con una tripletta a testa e Schiavio con una doppietta.

LA SEMIFINALE: ITALIA - URUGUAY 2-3

Uruguay: Mazzali - Canavesi, Arispe - Andrade, Fernandez,
Gestido - Urdinarau, Scarone, Petrone, Cea, Campolo.
Italia: Combi - Rosetta, Caligaris - Janni, Bernardini, Pitto
- Rivolta, Baloncieri, Schiavio, Magnozzi, Levratto.
Arbitro: Bijsmers (NED)

LA FINALE 3° E 4° POSTO: ITALIA - EGITTO 11-3

Italia: Combi - Bellini, Caligaris - Genovesi, Bernardini, Pitto
- Baloncieri, Banchero, Schiavio, Magnozzi, Levratto.
Egitto: Hamdi - Abaza, Shemeis - El Souri, El Hossani.
Hassan - J. Mohamed, Riad, M. Ismail, M. Hadau, Zubeir.
Arbitro: Langenus (BEL)

GIOCHI OLIMPICI 1936

La medaglia d'oro conquistata dall'Italia ai Giochi Olimpici di Berlino del 1936 è il secondo capolavoro di Vittorio Pozzo. Tanto prestigioso quanto imprevedibile. Il Commissario Tecnico allestisce in poco tempo una selezione formata da studenti universitari che, per la stragrande maggioranza, non hanno mai calcato i campi della Serie A. Una banda di giovanotti allegri e incoscienti, pressoché privi di esperienza internazionale, età media 21 anni, che si calano nell'avventura olimpica con entusiasmo e serietà da veri professionisti dello sport. Pozzo chiede loro dedizione assoluta e soprattutto di onorare la maglia che indossano. E viene ripagato come forse non avrebbe mai immaginato.

Trascinati da Annibale Frossi, che gioca con gli occhiali non per vezzo ma perché miope, gli azzurri spazzano via Stati Uniti, Giappone e Norvegia in semifinale. Il 15 agosto a contendere all'Italia l'oro olimpico di fronte ai 90.000 spettatori dell'Olympia Stadion di Berlino è l'Austria. L'Italia passa in vantaggio con Frossi al 70' ma dieci minuti più tardi pareggia Kainberger e si va ai supplementari.Ci pensa ancora una volta Frossi rimettere le cose a posto, con il gol che vale l'unico oro olimpico del calcio italiano.


GIOCHI OLIMPICI 1960

A Roma nel '60 gli Azzurri restano ai piedi del podio, mentre l'oro và alla Jugoslavia.


GIOCHI OLIMPICI 1984

Nell'84 a Los Angeles l'Italia, in seguito al boicottaggio di Cecoslovacchia, Germani Est, Romania e U.R.S.S. regolarmente qualificate, viene ripescata nel girone di qualificazione. Nel corso della finale gli Azzurri sconfiggono Egitto e Stati Uniti e vengono a loro volta battuti dal Costa Rica, cosa che comunque permette loro di classificarsi primi del girone e di disputare la semifinale con il Brasile. Una partita anche questa sfortunata che gli Azzurri perdono 2-1; con lo stesso risultato finisce anche la finale di consolazione disputata con la Jugoslavia, che ci lascia ancora giù dal podio.

GIOCHI OLIMPICI 2004

olimpiadi 2004

Forte del titolo europeo conquistato a maggio a Bochum, la Nazionale Olimpica vince la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene. L'ultimo titolo italiano risaliva al 1936, medaglia d'oro a Berlino. Una bella impresa da parte della squadra di Gentile, rinforzata dai tre fuoriquota Pelizzoli, Ferrari e Pirlo. Ma anche in questo caso, come era successo al Campionato Europeo, l'avvio è incerto.

Gli Azzurrini, all'esordio, non vanno oltre il 2-2 contro il Ghana al termine di una partita molto sofferta e giocata sotto gli standard a cui la squadra aveva abituato tutti, tecnico compreso. Battuto il Giappone al secondo incontro per 3-2, arriva la sconfitta per 1-0 contro il Paraguay, ma l'Olimpica passa il turno grazie alla differenza reti (un gol in più rispetto al Ghana).

Ai quarti l'Italia incontra il Mali e lo batte per 1-0, chiamando in causa quel carattere e quello spirito di gruppo che ancora una volta hanno segnato il cammino della squadra di Gentile. In semifinale, però, c'è la squadra più forte del torneo, la migliore sotto tutti i punti di vista: l'Argentina. E gli Azzurrini ne escono con le ossa rotte, tre gol che segnano la differenza tra le due giovani nazionali. Finale per il terzo e quarto posto tra Italia ed Iraq in una partita surreale, giocata in un momento "politicamente" difficile per i nostri avversari. La rete di Gilardino (1-0) regala all'Italia il secondo successo di una splendida stagione e segna la fine di un biennio felice, ricco di storia e di soddisfazioni.

GIOCHI OLIMPICI 2008

olimpiadi 2008

L'avventura dell'Olimpica della Nazionale di Casiraghi ai Giochi di Pechino 2008 inizia con un rotondo 3-0 contro l'Honduras, e prosegue con un'altra vittoria per 3-0 sulla Corea del Sud. Gli Azzurrini riescono a qualificarsi grazie alle due vittorie e al pareggio ottenuto contro il Camerun per 0-0. Però, dopo la bella impressione nella fase a gironi, l'Italia cade contro il Belgio per 3-2 ai quarti di finale, con due rigori realizzati da Giuseppe Rossi. E, nonostante la precoce eliminazione, proprio Giuseppe Rossi termina la competizione con il titolo di capocannoniere.