Nel Mondiale Under 17 che sta infiammando Doha, dove le partite ruotano attorno alle scintille dei talenti più esposti, c’è una figura che attraversa il torneo come una linea sottile, quasi invisibile. Non ha ancora giocato un minuto. Eppure è lì, ogni giorno, a respirare l’aria rarefatta del livello mondiale.

Francesco Cereser, classe 2008 del Torino e della Nazionale Under 18, sta costruendo nel silenzio la parte più difficile del mestiere del portiere: la capacità di essere pronto quando tutto, fino a quel momento, ti ha chiesto solo di aspettare.

È una storia che non fa rumore, la sua. E proprio per questo è una storia che merita attenzione.

Vicentino, nato il 5 gennaio 2008, Francesco entra nel calcio nel 2014, sei anni appena compiuti, e trova subito la sua casa: la porta.

"Sono sempre stato tra i pali fin dai primi mesi”, racconta. È una dichiarazione semplice, ma dice tutto. Alcuni diventano portieri girovagando per il campo. Lui no. Lui ci è caduto dentro come in un imprinting, come se la sua biomeccanica e la sua testa sapessero già dove mettersi.

Gli otto anni nel settore giovanile del Vicenza sono la sua prima educazione calcistica. Poi, nel 2022, arriva la chiamata che cambia il vocabolario del suo quotidiano: il Torino. Da lì inizia il percorso nella scuola granata.

Per capire chi è oggi Francesco, basta tornare alla scorsa stagione.

Il Torino Under 17 di Fabio Rebuffi conquista lo scudetto, il primo della sua storia. E in quel gruppo, di cui faceva parte anche Andrea Luongo – protagonista del rigore decisivo in finale contro il Milan a Frosinone (Milan-Torino 0-0, 3-5 dtr, 26 giugno) –, c’è anche lui.

Non è soltanto un titolo giovanile. È uno spartiacque. È il primo palcoscenico dove il nome ‘Cereser’ si lega alla parola ‘invalicabile’.

Se si vuole capire che tipo di portiere è, bisogna partire dai suoi riferimenti.

Il più luminoso è Manuel Neuer, il rivoluzionario. Non è una scelta casuale: significa pensare la porta in modo attivo, verticale e moderno.

In casa Torino guarda a Franco Israel, l’uruguaiano che sta scalando gerarchie sotto la Mole.

In azzurro ammira Gianluigi Donnarumma, per presenza scenica e capacità di assorbire le pressioni delle grandi competizioni.

Sono modelli diversi, ma uniti da una caratteristica: tutti portieri che incidono sul contesto. Francesco non vuole essere un guardiano immobile: vuole essere parte del gioco.

Chi cresce portiere spesso deve spiegare perché. A lui non succede.

"Ho imparato a camminare con il pallone tra i piedi”, dice. E il merito è dei suoi riferimenti domestici: prima il nonno, poi il padre, Andrea, che gli hanno trasmesso la passione. Accanto, la madre, Raffaella: sostegno quotidiano, equilibrio emotivo.

C’è anche un’eco storica, un dettaglio quasi romanzesco.

Angelo Cereser, cugino del nonno, difensore del Torino e del Bologna negli anni ’70. Francesco non l’ha mai conosciuto, ma quel cognome, in quel club, ha un peso diverso. Non un’eredità, ma un legame sottile. Una traccia.

Massimiliano Favo sta regalando all’Italia e agli italiani un Mondiale Under 17 luminoso: fase a gironi passata a punteggio pieno, per la prima volta, e un posto tra le prime quattro del mondo, storico.

Francesco, finora, è rimasto a guardare. È il ruolo del portiere, spesso ingrato, sempre complesso.

Ma il suo sguardo non tradisce frustrazione. Anzi.

"Indossare questa maglia è l’emozione più forte che abbia mai provato”, confessa.

E ancora: “Essere tra le prime quattro del mondo ci dà consapevolezza e ci dice che siamo un gruppo molto forte”.

Sa che la porta della Nazionale non è un possesso, ma un privilegio. Sa che la scelta di un tecnico in un Mondiale non è mai casuale. Sa, soprattutto, che ogni allenamento è un capitale, non un tempo di attesa.

La sconfitta con l’Austria (2-0) ha tolto all’Italia la possibilità della finalissima, ma non la fame. Sì, perché giovedì (ore 15.30 locali/13.30 italiane), sul campo 7 dell’Aspire Zone di Doha, nella finale valida per il terzo posto, c’è il Brasile, che ha perso 6-5 dopo i tiri di rigore contro il Portogallo, campione d’Europa.

"Siamo amareggiati, sì. Ma anche vogliosi: c’è una medaglia da andarci a prendere”.

E qui torna la sua indole: concreta, competitiva, sempre concentrata sull’obiettivo.

Ogni portiere, poi, ha bisogno di un alleato. Per Francesco è Cristiano De Paoli, compagno di squadra, amico, quasi un fratello.

"Siamo più o meno delle stesse parti e questo ci ha aiutato. Abbiamo un bellissimo rapporto”.

In un torneo lungo, in un ruolo solitario, avere una spalla può essere un valore aggiunto.

Per raccontare Francesco oggi, bisogna accettare un paradosso: la parte più importante del suo Mondiale è quella che non si vede.

Sono gli allenamenti, le videoanalisi, ma soprattutto il confronto con il suo preparatore dei portieri, Davide Quironi, unico a potersi fregiare in azzurro di aver vinto il titolo europeo sia con l’Under 19 a Malta nel 2023 (Portogallo-Italia 0-1, 16 luglio) sia con l’Under 17 a Cipro nel 2024 (Italia-Portogallo 3-0, 5 giugno).

È la costruzione invisibile di un portiere che un giorno, presto, potrebbe essere chiamato a giocare. E quel giorno sarà la naturale continuazione di ciò che sta facendo, dietro le quinte di questa rassegna iridata.

Francesco Cereser è la storia dell’attesa che prepara la partita. E spesso, nel calcio, sono queste le storie che diventano importanti più avanti. Sempre.

Francesco Cereser
Francesco Cereser
Francesco Cereser, portiere classe 2008 del Torino e della Nazionale Under 18

STORIA. Francesco Cereser è nato il 5 gennaio 2008 a Vicenza da papà Andrea e mamma Raffaella. Indossa i guanti da portiere per la prima volta all’età di 6 anni nel Vicenza e, dopo otto stagioni in biancorosso, entra a far parte del vivaio del Torino, con cui ha vinto il Campionato Nazionale Under 17 di Serie A e B nella passata stagione (Milan-Torino 0-0, 3-5 dtr, 26 giugno). Quest’anno ha invece collezionato 5 presenze (450 minuti giocati) con l’Under 18 allenata da Michele Vegliato.

L’ELENCO DEI CONVOCATI

Portieri: 1. Francesco Cereser (Torino), 12. Alessandro Longoni (Milan), 21. Sebastiano Nava (Juventus);
Difensori: 16. Benit Borasio (Juventus), 5. Leonardo Noah Bovio (Inter), 15. Cristiano De Paoli (Como), 2. Dauda Amihere Iddrisa (West Bromwich Albion), 3. Jean-Tryfose Mambuku (Stade de Reims), 13. David Marini (Cesena), 6. Luca Reggiani (Borussia Dortmund);
Centrocampisti: 8. Alessio Baralla (Empoli), 7. Andrea Luongo (Torino), 17. Valerio Maccaroni (Roma), 14. Fabio Pandolfi (Milan), 4. Vincenzo Prisco (Napoli), 18. Federico Steffanoni (Atalanta);
Attaccanti: 19. Antonio Arena (Roma), 9. Thomas Campaniello (Empoli), 11. Destiny Onoguekhan Elimoghale (Juventus), 10. Samuele Inácio (Borussia Dortmund), 20. Simone Lontani (Milan).

Staff – Tecnico: Massimiliano Favo; Capo delegazione: Filippo Corti; Vice coordinatore delle Nazionali Giovanili: Daniele Zoratto; Assistente tecnico: Davide Cei; Preparatore dei portieri: Davide Quironi; Preparatore atletico: Adalberto Zamuner; Match analyst: Andrea Loiacono; Medici: Sofia Calaciura Clarich e Alessio Rossato; Fisioterapisti: Giorgio Giannini ed Enrico Matera; Nutrizionista: Claudio Pecorella; Tutor scolastico: Stefano Presciutti; Ufficio Stampa: Alessandro Paoli; Ufficio Amministrazione: Antonio Martuscelli; Club Italia: Riccardo Poggetti; Segretario: Massimo Petracchini.

FIFA U-17 World Cup Qatar 2025

Fase a gironi (dal 3 all’11 novembre)

Gruppo A: Qatar, ITALIA, Sudafrica, Bolivia
Gruppo B: Giappone, Marocco, Nuova Caledonia, Portogallo
Gruppo C: Senegal, Croazia, Costa Rica, Emirati Arabi Uniti
Gruppo D: Argentina, Belgio, Tunisia, Figi
Gruppo E: Inghilterra, Venezuela, Haiti, Egitto
Gruppo F: Messico, Corea del Sud, Costa d’Avorio, Svizzera
Gruppo G: Germania, Colombia, Corea del Nord, El Salvador
Gruppo H: Brasile, Honduras, Indonesia, Zambia
Gruppo I: Stati Uniti, Burkina Faso, Tagikistan, Cechia
Gruppo J: Paraguay, Uzbekistan, Panama, Irlanda
Gruppo K: Francia, Cile, Canada, Uganda
Gruppo L: Mali, Nuova Zelanda, Austria, Arabia Saudita

Prima giornata (dal 3 al 5 novembre)

lunedì 3 novembre

Sudafrica-Bolivia 3-1
Costa Rica-Emirati Arabi Uniti 1-1
Senegal-Croazia 0-0
Giappone-Marocco 2-0
Argentina-Belgio 3-2
Nuova Caledonia-Portogallo 1-6
Qatar-ITALIA 0-1
Tunisia-Figi 6-0

martedì 4 novembre

Costa d’Avorio-Svizzera 1-4
Brasile-Honduras 7-0
Messico-Corea del Sud 1-2
Haiti-Egitto 1-4
Germania-Colombia 1-1
Inghilterra-Venezuela 0-3
Corea del Nord-El Salvador 5-0
Indonesia-Zambia 1-3

mercoledì 5 novembre

Tagikistan-Cechia 1-6
Panama-Irlanda 1-4
Paraguay-Uzbekistan 1-2
Austria-Arabia Saudita 1-0
Mali-Nuova Zelanda 3-0
Stati Uniti-Burkina Faso 1-0
Francia-Cile 2-0
Canada-Uganda 2-1

Seconda giornata (dal 6 all’8 novembre)

giovedì 6 novembre

Bolivia-ITALIA 0-4
Portogallo-Marocco 6-0
Giappone-Nuova Caledonia 0-0
Argentina-Tunisia 1-0
Figi-Belgio 0-7
Emirati Arabi Uniti-Croazia 0-3
Qatar-Sudafrica 1-1
Senegal-Costa Rica 1-0

venerdì 7 novembre

Inghilterra-Haiti 8-1
El Salvador-Colombia 0-0
Germania-Corea del Nord 1-1
Egitto-Venezuela 1-1
Messico-Costa d’Avorio 1-0
Svizzera-Corea del Sud 0-0
Brasile-Indonesia 4-0
Zambia-Honduras 5-2

sabato 8 novembre

Cechia-Burkina Faso 1-2
Uganda-Cile 1-1
Mali-Austria 0-3
Francia-Canada 0-0
Stati Uniti-Tagikistan 2-1
Paraguay-Panama 2-1
Irlanda-Uzbekistan 2-1
Arabia Saudita-Nuova Zelanda 3-2

Terza giornata (dal 9 all’11 novembre)

domenica 9 novembre

Figi-Argentina 0-7
Belgio-Tunisia 2-0
Portogallo-Giappone1-2
Marocco-Nuova Caledonia 16-0
Emirati Arabi Uniti-Senegal 0-5
Croazia-Costa Rica 3-1
Bolivia-Qatar 0-0
ITALIA-Sudafrica 3-1

lunedì 10 novembre

Svizzera-Messico 3-1
Corea del Sud-Costa d’Avorio 3-1
El Salvador-Germania 0-7
Colombia-Corea del Nord 2-0
Zambia-Brasile 1-1
Honduras-Indonesia 1-2
Egitto-Inghilterra 0-3
Venezuela-Haiti 4-2

martedì 11 novembre

Uganda-Francia 1-0
Cile-Canada 2-1
Irlanda-Paraguay 0-0
Uzbekistan-Panama 6-1
Cechia-Stati Uniti 0-1
Burkina Faso-Tagikistan 2-0
Arabia Saudita-Mali 0-2
Nuova Zelanda-Austria 1-4

Classifica Gruppo A: ITALIA 9, Sudafrica 4, Qatar 2, Bolivia 1.
Classifica Gruppo B: Giappone 7, Portogallo 6, Marocco 3, Nuova Caledonia 1.
Classifica Gruppo C: Senegal 7 (+6), Croazia 7 (+5), Costa Rica 1 (-3), Emirati Arabi Uniti 1 (-8).
Classifica Gruppo D: Argentina 9, Belgio 6, Tunisia 3, Figi 0.
Classifica Gruppo E: Venezuela 7, Inghilterra 6, Egitto 4, Haiti 0.
Classifica Gruppo F: Svizzera 7 (+5), Corea del Sud 7 (+3), Messico 3, Costa d’Avorio 0.
Classifica Gruppo G: Germania 5 (+7), Colombia 5 (+2), Corea del Nord 4, El Salvador 1.
Classifica Gruppo H: Brasile 7 (+11), Zambia 7 (+5), Indonesia 3, Honduras 0.
Classifica Gruppo I: Stati Uniti 9, Burkina Faso 6, Cechia 3, Tagikistan 0.
Classifica Gruppo J: Irlanda 7, Uzbekistan 6, Paraguay 4, Panama 0.
Classifica Gruppo K: Francia 4 (+1), Canada 4 (0), Uganda 4 (0), Cile 4 (-1).
Classifica Gruppo L: Austria 9, Mali 6, Arabia Saudita 3, Nuova Zelanda 0.

Fase a eliminazione diretta (dal 14 al 27 novembre)

Sedicesimi di finale (venerdì 14 e sabato 15 novembre)

venerdì 14 novembre

Zambia-Mali 1-3
Portogallo-Belgio 2-1
Svizzera-Egitto 3-1
Francia-Colombia 2-0
Argentina-Messico 2-2, 6-7 dtr
Irlanda-Canada 1-1, 10-9 dtr
Stati Uniti-Marocco 1-1, 4-5 dtr
Brasile-Paraguay 0-0, 5-4 dtr

sabato 15 novembre

Senegal-Uganda 0-1
Corea del Sud-Inghilterra 0-2
ITALIA-Cechia 2-0
Giappone-Sudafrica 3-0
Germania-Burkina Faso 3-0
Venezuela-Corea del Nord 1-2
Austria-Tunisia 2-0
Croazia-Uzbekistan 1-1, 4-5 dtr

Ottavi di finale (martedì 18 novembre)

Messico-Portogallo 0-5
Svizzera-Irlanda 3-1
Marocco-Mali 3-2
Brasile-Francia 1-1, 5-4 dtr
Austria-Inghilterra 4-0
Corea del Nord-Giappone 1-1, 5-6 dtr
ITALIA-Uzbekistan 3-2
Uganda-Burkina Faso 1-1, 4-6 dtr

Quarti di finale (venerdì 21 novembre)

Portogallo-Svizzera 2-0
Marocco-Brasile 1-2
Austria-Giappone 1-0
ITALIA-Burkina Faso 1-0

Semifinali (lunedì 24 novembre)

Portogallo-Brasile 0-0, 6-5 dtr
Austria-ITALIA 2-0

Finali (giovedì 27 novembre)

3° posto

Ore 13.30: Brasile-ITALIA, Aspire Zone, Campo 7 di Doha

1° posto

Ore 17: Portogallo-Austria, Aspire Zone, Stadio Internazionale Khalifa di Doha.